NEWS:

Circa 9.000 metri quadri di arte, il Magi900 di Pieve di Cento si allarga

BOLOGNA -  Da Guido Reni a Simon Benetton, da

Pubblicato:25-11-2015 15:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MAGI900_nuova-ala-in-allestimento_5BOLOGNA –  Da Guido Reni a Simon Benetton, da Guercino a Giovanni Boldini, fino all’arte africana: il Magi900 di Pieve di Cento, nel bolognese, si espande. Sabato, infatti, verrà inaugurata una nuova ala espositiva del museo d’arte moderna e contemporanea fondato dall’industriale Giulio Bargellini. Si tratta del terzo ampliamento della struttura, dopo quello del 2005. Progettati da Fabio Paoletti, Fabrizio Campanini e Luca Venturi e allestiti da Valeria Tassinari, curatrice scientifica del Magi900, i nuovi spazi (circa 2.000 metri quadri in più) sono integrati in un edificio di tre piani fuori terra e da una grande terrazza panoramica, tutti collegati agli altri edifici del museo da ampi ballatoi e vetrate. Il volume, dalla forma semplice e compatta, ospita al piano terra la collezione di opere dedicate all’Africa e al Sud America con le grandi sculture italo-africane realizzate in Kenya, le opere della Biennale d’Arte di Malindi, i dipinti di Esther Mahlangu, figura di spicco delle arti visive africane. Sono, inoltre, esposti i dipinti, le sculture e le ceramiche di Cesare Siviglia, artista colombiano la cui produzione è ispirata all’arte precolombiana. Al primo piano della nuova ala si trova l’arte aniconica contemporanea, mentre l’ultimo livello è interamente dedicato all’arte figurativa contemporanea e ai nuovi realismi.

L’ala dei grandi maestri e delle collezioni è ospitata nell’edificio di sei livelli costruito nel 2005 in ampliamento della sede storica del vecchio silo, recuperato nel 2000. Anche questa ala del museo è organizzata per sale tematiche ed è dedicata appunto ai grandi maestri italiani del Novecento (Boldini, Burri, Depero, De Chirico, Carrà, Fontana, Modigliani), alle pale d’altare della Chiesa Collegiata di Pieve di Cento salvate dal terremoto del 2012, con capolavori di Guido Reni, Lavinia Fontana, Guercino e Scarsellino, e a numerose raccolte.

Il silo blu degli anni ’30, trasformato in museo su progetto dell’architetto Giuseppe Davanzo, ospita invece le mostre temporanee, gli eventi, le conferenze e le attività con le scuole e per la didattica, nonché il giardino delle sculture con opere monumentali di Nado Canuti, Simon Benetton, Umberto Mastroianni, Mirko, Graziano Pompili e altri autori italiani contemporanei. A quindici anni dalla prima inaugurazione, il Magi900 arriva così ad esporre migliaia di opere d’arte su una superficie di oltre novemila metri quadrati.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it