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VIDEO | Deputato di Fdi contro Boldrini ‘in ciabatte dal Papa’, l’aula insorge: “Sessista”

Autore dell'invettiva il deputato Andrea Del Mastro Delle Vedove, nel corso della dichiarazione di voto sull'accordo di ratifica con il Qatar

Pubblicato:25-09-2019 16:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44

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ROMA – Fratelli d’Italia ancora contro Laura Boldrini per le calzature indossate quando da presidente della Camera fece visita a Papa Francesco. Autore dell’invettiva il deputato Andrea Del Mastro Delle Vedove, nel corso della dichiarazione di voto sull’accordo di ratifica con il Qatar. Del Mastro Delle Vedove lamenta la ‘sottomissione’ culturale nei confronti dell’Islam. “D’altronde viviamo in un paese dove un’ex presidente della Camera trova normale andare per rispetto in moschea a Roma con il velo, ma quando va dal santo Padre mette ai piedi qualcosa che e’ poco piu’ di una sciatta ciabatta”. A scanso di equivoci, contro le prime proteste, Del Mastro Delle Vedove chiarisce di riferirsi “proprio alla Boldrini che va in ciabatte dal papa”.

Tra i deputati che tentano di fermarlo, ci sono Emanuele Fiano e Filippo Sensi, al quale il deputato della destra urla: “Vergogna sei un sottomesso, noi non siamo sottomessi, non alzare la voce con me. A cuccia sottomesso”. Quindi rivolto alla presidente di turno Maria Edera Spadoni le chiede “di farlo accucciare da buon sottomesso. Non ci tapperete mai la bocca, noi difendiamo la nostra civilta’ e la crisitanita’” urla Del Mastro Delle Vedove che dice di temere “l’accelerazione dell’islamizzazione dolce della nostra societa’”.

Ormai dai banchi del Pd in molti urlano alla presidenza di espellere il deputato Fdi. “Fuori fuori, sessista, fascista”, si sente. Prende la parola Emanuele Fiano per sottolineare che “quando si va oltre il dibattito delle idee e si attacca una collega per come si e’ vestita si offende la dignita’ di quella persona e di quest’aula. Rimaniamo alle idee, non alle ciabatte”. E Andrea De Maria, per ricordare che gli italiani hanno fatto i conti con l’intolleranza dimostrata da Del Mastro Delle Vedove il 25 aprile del 1945. “E infatti – conclude- oggi siamo in un’aula libera e democratica”.


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