ROMA – “Probabilmente il provvedimento sul clima andrà in Cdm il 4 ottobre, stiamo limando gli ultimi dettagli”. Lo annuncia il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, a margine di una conferenza stampa sul consumo di suolo nella sede del Pd. Il provvedimento sul clima doveva essere approvato dal Consiglio dei ministri di due settimane fa ma saltò per un problema di coperture.
Sull’ambiente “non vogliamo si faccia più melina. Nei 14 mesi precedenti c’è stata molto ambiguità sul consumo di suolo, questa è una priorità per il paese”. Il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa al Nazareno, rilancia e auspica che si arrivi a una “traccia di legge” sul consumo di suolo prima della manovra perché questo potrebbe consentire di “riorientare le risorse”.
Orlando spiega: “Si tratta di vedere se si possono usare gli incentivi già previsti per i singoli appartamenti anche su condomini e quartieri, in aree più complesse”.
“Tutti gli ultimi mercoledì del mese verra’ presentata una proposta del Pd sui temi della sostenibilità. Ci sono i venerdì per il futuro (i fridays for future), noi abbiamo preso un’altra cadenza (Wednesdays o weds abbreviato, ndr) per dare una risposta non occasionale ma sistematica alla domanda che arriva da milioni di giovani”. Lo annuncia il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pd, alla quale hanno partecipato anche Roberto Morassut, sottosegretario all’Ambiente; Chiara Braga, responsabile Pd Sostenibilità e Agenda 2030; Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente del Senato; Mino Taricco, capogruppo Pd in commissione Agricoltura del Senato e Michele Munafò (Ispra).
La prima proposta riguarda il consumo di suolo. Orlando auspica che una legge possa essere approvata dal parlamento “entro metà del prossimo anno”. L’obiettivo del ddl è “intervenire in modo diverso, con una rigenerazione urbana” basata su “incentivi per trasformare l’esistente invece di usare suolo vergine”.
Braga definisce la legge una “priorità per il paese e di questa legislatura”, infatti “il consumo di suolo aggrava gli effetti sui cambiamenti climatici”. Morassut spiega come il suolo venga consumato “in maniera crescente nelle zone a grandissima densità produttiva, nelle pianure, intorno alle grandi inurbazioni e sulle coste. È in discussione un modello di sviluppo che però non è più sostenibile”, sottolinea il sottosegretario all’Ambiente.
Un consumo che viene “dall’abusivismo che nasce dai condoni, una stagione che non si è mai chiusa e dalla pianificazione del territorio. Oggi- prosegue Morassut- il territorio non si può più pianificare ma va rigenerato”. Occorre una “profonda revisione dell’idea delle città e dell’edilizia”, conclude il sottosegretario.
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