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BOLOGNA- La pastasciutta antifascista è servita anche a Bologna. Ci pensano le Cucine popolari che oggi hanno scodellato decine piatti di maccheroni al pomodoro nel cortile di Palazzo D’Accursio, uno dei luoghi simbolo dell’ascesa del regime di Benito Mussolini (l’assalto delle squadracce al municipio del 21 novembre del 1920 si conclude con 10 morti e 58 feriti). Tra gli invitati alla celebrazione anche l’attivista egiziano Patrik Zaki, che, però, non si è visto.
“E’ stato invitato da 72 associazioni, come è giusto che sia”, confida Roberto Morgantini. La festa, certamente, non si ferma: alla chitarra anche l’assessore all’Istruzione, Daniele Ara, che si cimenta in ‘Generale’ di Francesco De Gregori, ‘Bella ciao’ e ‘La locomotiva’ di Francesco Guccini. Pastasciutta antifascista anche per il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, alcuni consiglieri comunali della maggioranza, la vicesindaca Emily Clancy.
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