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Rifiuti, Fortini: “Ama fa il suo dovere, questa situazione non è colpa nostra” /VIDEO

Le Dichiarazioni del presidente di Ama Daniele Fortini al termine dell'incontro con l'assessore capitolino all'Ambiente Paola Muraro

Pubblicato:25-07-2016 17:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:55

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ROMA – “Noi siamo convinti che quello che stiamo facendo oggi sia il nostro dovere. Abbiamo la responsabilità di farlo, perché siamo persone competenti, esperte e anche generose, perché i tanti lavoratori che abbiamo sugli impianti e sulla strada tutti i giorni sono per la stragrande maggioranza brave persone che vogliono bene alla città e che fanno il loro dovere”. Lo ha detto il presidente e ad di Ama, Daniele Fortini al termine dell’incontro con l’assessore capitolino all’Ambiente, Paola Muraro, nella sede aziendale di via Calderon de la Barca. Secondo Fortini “la situazione che stiamo vivendo non dipende da Ama. Dipende dal fatto che questo sistema pensato per 40 anni soltanto per riempire una buca oggi mostra la sua incapacità di fare fronte alle nuove esigenze, perché la buca non c’è più”. Per il presidente di Ama “se hai un sistema congegnato per alimentare una buca o gli inceneritori e non hai nessuno dei due è chiaro che devi andare da chi ce li ha.


Questo comporta difficoltà con le quali oggi facciamo i conti. Usiamo 60 impianti differenti in 8 regioni italiane e in tre Stati esteri. Potete immaginare che siamo diventati una città di spedizionieri di rifiuti, più che una città che valorizza la sua risorsa. Questo comporta delle difficoltà”. Dalla chiusura della discarica di Malagrotta, nell’ottobre del 2013, “sono tre anni che siamo costretti a vivere in questa condizione. D’altra parte Ama ha dimostrato che quando tutto funziona le strade sono pulite, i cassonetti li svuotiamo e la raccolta differenziata la portiamo al 42%- ha sottolineato Fortini- Abbiamo lanciato l’allarme, denunciando io per primo alla commissione Ecomafie in cui abbiamo detto che questo è un sistema destinato a creare problemi strutturali permanenti. Dopodiché abbiamo progettato l’impianto di compostaggio da inserire a Malagrotta, abbiamo innalzato la percentuale di raccolta differenziata dal 31 al 42 per cento e abbiamo trovato vie di fuga legali con gare europee pulite per allontanare i rifiuti dalla città”.


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