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Legge Severino. Il tribunale accoglie il ricorso di De Magistris: non sarà sospeso

NAPOLI - Luigi de Magistris non sarà sospeso

Pubblicato:25-06-2015 13:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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de magistrisNAPOLI – Luigi de Magistris non sarà sospeso dal suo incarico, come prevede la Legge Severino. Il Tribunale di Napoli ha infatti accolto il ricorso del sindaco arancione accordandogli la sospensiva della sospensione. E’ quindi garantita la continuità amministrativa. Il giudice ordinario, a cui de Magistris si era rivolto, ha sospeso il decreto del prefetto. Questa pronuncia delle toghe – è facile supporre – avrà effetti sul ‘caso De Luca’. Anche sul capo del neoeletto presidente di Regione pende infatti lo stesso rischio di sospensione per effetto della Severino.

Considerato “il rilievo mediatico assunto in questi giorni dalla questione relativa al ricorso proposto dal sindaco di Napoli avverso il decreto prefettizio di sospensione dalle funzioni nei suoi confronti emesso ai sensi della cosiddetta legge Severino, l’interesse pubblico sotteso” il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara, comunica che “con ordinanza depositata in data odierna il Tribunale ha sospeso l’efficacia del suddetto provvedimento fino alla decisione della Corte Costituzionale sulla già sollevata questione di legittimità costituzionale, rimettendo le parti per il merito all’udienza del 26 ottobre ordinanza depositata in data odierna il Tribunale ha sospeso l’efficacia del suddetto provvedimento fino alla decisione della Corte Costituzionale sulla già sollevata questione di legittimità costituzionale, rimettendo le parti per il merito all’udienza del 26 ottobre”. Questo il testo del verdetto pronunciato oggi in sede ordinaria che conferma la sentenza del Tar Campania emessa il 30 ottobre del 2014. In quella data il trbunale amministrativo dispose la sospensione del decreto firmato dal prefetto secondo quanto previsto dalla legge Severino per gli amministratori condannati anche in primo grado per determinati reati. Il sindaco arancione era stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio nel processo ‘Why not’.

Sulla base di quella sentenza, bloccando la sospensione prevista dalla legge Severino in caso di condanna in primo grado, Luigi de Magistris fu reintegrato al palazzo San Giacomo. Quasi un mese dopo, il 20 novembre del 2014, anche il Consiglio di Stato confermò la decisione del tribunale amministrativo, stabilendo poi che è il giudice ordinario, e non quello amministrativo, ad essere competente in materia.


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