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Il governo approva il piano ‘salva casa’: cosa prevede dalle tende da sole alle vetrate. Salvini: “È rivoluzione liberale”

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 'piano salva casa' fortemente voluto dal ministro Salvini

Pubblicato:24-05-2024 11:46
Ultimo aggiornamento:24-05-2024 20:13
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di Marcella Piretti e Antonio Bravetti

ROMA – Il Consiglio dei ministri, appena terminato, ha approvato il piano ‘salva-casa’. Lo si apprende da fonti leghiste. La misura, voluta dal ministro Salvini, semplifica la regolarizzazione di piccole difformità interne e le procedure per attestare lo stato legittimo degli immobili. L’obiettivo dichiarato della misura è quello di permettere di uscire dall’impasse che spesso si è riscontrato nelle compravendite di immobili a causa di alcune “irregolarità formali” fino a oggi molto complicate da regolarizzare.

Vengono inoltre stabilite, come spiegava la bozza circolata nei giorni scorsi, le procedure per installare le tende da sole e anche per alcuni altri interventi di edilizia ‘libera’, ovvero senza più la necessità di chiedere l’autorizzazione. Tra questi, le pompe di calore e le vetrate nelle terrazze. Ancora, il decreto elimina per un certo numero di interventi la doppia certificazione di conformità, finora prevista: d’ora in poi ne basterà una sola, ad eccezione dei casi più complessi dove invece resta prevista la doppia conformità.


SALVINI: “DECRETO DI BUONSENSO, STOP A MILIONI DI PRATICHE EDILIZIE”

“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: approvato in Consiglio dei ministri il decreto salva-casa”. Lo scrive sui social Matteo Salvini. “Tra le misure- spiega- l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata.
Viene semplificato inoltre il cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali. Un decreto di buonsenso che regolarizza piccole difformità, liberando finalmente gli uffici comunali da milioni di pratiche edilizie e restituendo il pieno utilizzo degli immobili ai legittimi proprietari. Lega sempre a difesa delle case degli italiani!”, conclude.

SALVINI: “SARÀ SILENZIO ASSENSO, UNA RIVOLUZIONE LIBERALE”

“Oggi facciamo una piccola rivoluzione liberale al passo con la modernità, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso: se la Pubblica amministrazione non risponde, vuol dire che il cittadino può fare quello che ha chiesto di fare”. Così il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in conferenza stampa al fine del Consiglio dei ministri, spiega il cuore di quello che chiama decreto ‘salva-casa’. “Una grande opera di liberazione di denari immobili ed energie”, aggiunge.

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