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Diritto allo studio a chi ha commesso reati: ecco il ‘Progetto happy’

Tra gli obiettivi anche quello di migliorare la qualità dei programmi per la messa alla prova dei giovani autori di reato

Pubblicato:24-05-2022 11:20
Ultimo aggiornamento:24-05-2022 11:20

prove invalsi
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ROMA – Focalizzare l’attenzione sul tema di minori e giovani adulti autori di reato che stanno scontando una condanna al di fuori del carcere e ai quali non viene garantito il diritto allo studio, proprio a causa di problemi con la giustizia. Puntare sulla scuola come strumento di riscatto, contrastando l’abbandono e la dispersione scolastica al fine di un loro reinserimento in una vita sociale all’insegna della normalità. Il tutto attraverso alcuni laboratori di tipo formativo e di arricchimento culturale (dal teatro alla cucina, dal calcio all’hip hop, dal giardinaggio al rugby, dal restauro e falegnameria alla musica fino alla fotografia al videomaking e all’archeologia etrusca) e di alcune scuole di Lazio, Abruzzo e Molise. Se ne discute a Roma venerdì prossimo, 27 maggio, negli spazi della Sala Minerva di Palazzo De Carolis, dove verrà presentato il ‘Progetto Happy’ (Helpful Activities Program for the Probation of Young offenders), promosso da ECOS, in collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile del Lazio Abruzzo e Molise, il Centro di Istruzione per Adulti N 3, Next Salute e Servizi.

IL ‘PROGETTO HAPPY’

Co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma ‘Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza’, il ‘Progetto Happy’ nasce proprio con l’obiettivo di migliorare la qualità dei programmi per la messa alla prova dei giovani autori di reato, al fine di aumentare sia le possibilità di accesso alla misura, che di ridurre al minimo i fallimenti del periodo di prova stesso, compresa la recidiva negli anni successivi al compimento della misura.

A coordinare i lavori sarà il Dirigente Scolastico Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti n.3 Rom, Ada Maurizio, coadiuvato da Valerio Di Tommaso e Santo Rullo, rispettivamente coordinatore e responsabile dell’iniziativa, mentre a portare i saluti iniziali sarà il padrone di casa, Fabrizio Tartaglia, Head of Territorial Development Centro UniCredit. All’evento prenderanno parte anche il direttore Generale Ufficio scolastico regionale per il Lazio, Rocco Pinneri, la Dirigente Centro Giustizia Minorile Lazio, Abruzzo e Molise, Fiammetta Trisi, ed il Garante regionale delle persone private della libertà Lazio, Stefano Anastasia. Un tema, quello della giustizia minorile, di cui si parla davvero poco, denunciano gli organizzatori, che si augurano un coinvolgimento ed un interesse non solo degli addetti ai lavori ma di un pubblico sempre più vasto.


LA FORMAZIONE

Tra gli argomenti che saranno affrontati venerdì 27, spazio anche alla formazione degli insegnanti e del personale degli uffici Usmm, i servizi sociali per minori, dove questi ragazzi arrivano spesso per un giorno o due e vengono poi smistati. Con l’occasione sarà presentato il protocollo tra l’Ufficio scolastico regionale del Lazio e il Centro per la Giustizia minorile Lazio, Abruzzo e Molise, rinnovato lo scorso 19 aprile. I Cpia di Lazio, Abruzzo e Molise potranno successivamente costruire una rete interregionale per condividere strumenti didattici e pedagogici a favore di minori e giovani adulti autori di reato che stanno scontando una condanna.

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