NEWS:

FOTO | Clima, a Bologna corteo con i pannelli solari: “Blocchiamo la città”

A Bologna i giovani che si battono per un mondo più ambientalista hanno bloccato i viali, di circonvallazione. E hanno portato una bicicletta con pannelli solari

Pubblicato:24-05-2019 10:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:30
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città”. Lo hanno gridato gli studenti di Bologna che questa mattina hanno aderito al secondo “Fridays for future”, la manifestazione-sciopero globale contro i cambiamenti climatici che coinvolge 119 Paesi. In piazza XX settembre si sono radunati almeno 300 i ragazzi che hanno saltato la scuola per dare un segnale forte alle istituzioni in materia di sostenibilità ambientale e il corteo è partito da lì per per “bloccare le macchine e il traffico della città“.

Questa volta gli studenti si sono attrezzati meglio del primo sciopero: megafono, microfono e amplificatori sono alimentati da una ‘bicicletta a pannelli solari‘. Insieme a loro ci sono anche i sindacati: mentre la Cgil Emilia-Romagna ha esortato i suoi delegati ad aderire allo sciopero, i metalmeccanici della Fiom sono in corteo al fianco dei ragazzi perchè “l’industria e soprattutto il settore dell’automotive deve essere al passo con i cambiamenti necessari che ci chiede l’ambiente”.




BLOCCATO IL TRAFFICO SU VIALI “INQUINATI”

I viali di Bologna “sono la zona più inquinata della città e per questo fermiamo il traffico“. È l’obiettivo che sta riuscendo ai quasi 1.000 studenti di Bologna che stanno aderendo al Friday for future, lo sciopero globale sui cambiamenti climatici. I giovani bolognesi non solo si uniscono al coro delle altre città italiane e europee sottolineando che anche se “siamo giovani non siamo stupidi“, ma protestano anche per l’inquinamento di Bologna, città “con mezzi di trasporto vecchi per colpa dell’industria che favorisce il profitto di pochi e la politica che in tutti questi anni ha bloccato i cambiamenti”.

I giovani poi fanno presente il “problema della cementificazione dei prati di Caprara” e che “la maggior parte delle scuole di Bologna si trovano proprio sui viali in mezzo all’inquinamento”. Questa volta ci sono anche i più ‘grandi’, gli studenti dell’Università di Bologna che chiedono all’Alma mater di “diventare più sostenibile, insegnare certi temi anche a lezione e prendere una chiara posizione sull’ambiente”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it