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Liberazione, nuova opera di Laika a Roma: La Russa nel mirino

Una nonna rincorre il presidente del Senato con un matterello in mano: l'affissione della street artist a Garbatella

Pubblicato:24-04-2023 15:20
Ultimo aggiornamento:24-04-2023 15:20

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ROMA – Dopo l’opera esposta a via Rasella in seguito alle controverse dichiarazioni sull’attacco partigiano agli occupanti nazifascisti rilasciate ai media nelle scorse settimane, La Russa torna nel mirino di Laika. È infatti apparsa a Roma, in piazza Bartolomeo Romano alla Garbatella, uno dei quartieri simbolo della Resistenza capitolina, una nuova opera della street artist dal titolo ‘2023, Mia nonna partigiana è ancora arrabbiata’. Spuntata alla vigilia della festa della Liberazione del 25 aprile, raffigura una nonna con un fazzoletto rosso che rincorre con un matterello il presidente del Senato.

“Siamo consapevoli di avere dei nostalgici al Governo, lo sappiamo dall’inizio ma credo che stavolta si sia sorpassato il limite. Il protagonista è sempre il ‘nostro’ presidente del Senato che tenta in continuazione di riscrivere la storia del nostro Paese“, il commento dell’artista. “Non sono bastati i musicisti semi pensionati di via Rasella. Adesso ha anche il coraggio di affermare che l’antifascismo non è nella Costituzione”, l’attacco di Laika a Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia. “Questa Repubblica è nata con il sangue dei nostri nonni partigiani che hanno combattuto contro il fascismo. Ogni tentativo di riabilitazione di quel periodo è un atto criminale nei confronti di chi ha perso la vita. Di chi è stato perseguitato nei campi di concentramento. Di chi ha sofferto”.

Il significato dell’opera è chiaro: “La storia non si riscrive. La memoria va preservata, protetta: è compito delle nuove generazioni mantenere questo impegno affinché ciò che è stato non si ripeta più. Vorrei ricordare alla seconda carica dello stato (e al Governo tutto) che l’Antifascismo è uno dei valori fondamentali del nostro Paese. Chi non è d’accordo, si faccia pure da parte. Caro presidente del Senato, Ignazio La Russa, mia nonna, se fosse stata ancora qui, sarebbe ancora tanto arrabbiata”, conclude la street artist.


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