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Tg Politico Parlamentare, edizione del 23 settembre 2022

Si parla di Berlusconi e Putin; dei lavoratori Wartsila; del Fridays for Future; del messaggio pre-elezioni dei buddisti

Pubblicato:23-09-2022 17:59
Ultimo aggiornamento:23-09-2022 17:59

Tg Politico Parlamentare
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POLEMICHE SU BERLUSCONI E PUTIN

Suscitano polemiche le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’aggressione della Russia all’Ucraina. “Putin voleva solo sostituire Zelensky con un governo di persone perbene”, ha detto il leader di Forza Italia a Porta a Porta. Per Enrico Letta è una frase “grave, scandalosa. Se vincessero loro domenica sera, – ha detto il leader del Pd – Putin brinderebbe. Si autorizza ad andare con i carri armati nel paese vicino, è questo che ha detto Berlusconi”. Berlusconi ha poi precisato il suo pensiero chiarendo che “l’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile”. E la posizione di Forza Italia chiara e netta: “Non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione – ha aggiunto – rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica”.


WARTSILA, GIUDICE BLOCCA I LICENZIAMENTI

Stop ai 451 licenziamenti di Wartsila dello stabilimento di San Dorligo. Il giudice del lavoro del Tribunale di Trieste, Paolo Ancora, ha accolto il ricorso presentato dai sindacati. Viene quindi revocata la procedura di licenziamento per i lavoratori e il gruppo dovrà versare 50 mila euro a ciascuna delle sigle sindacali. Per il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti la sentenza dimostra che l’approccio dell’azienda “era sbagliato”. Per il responsabile del Dicastero del Lavoro Andrea Orlando non si può chiudere un’azienda da un giorno all’altro, abbandonando i lavoratori e un intero sistema economico locale”. Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, auspica “un’interlocuzione effettiva sulle prospettive industriali e occupazionali”.

FRIDAYS FOR FUTURE: NON SIAMO RAPPRESENTATI

Sono 70 le piazze italiane coinvolte dal nuovo sciopero globale per il clima indetto dal movimento Fridays for future per chiedere un cambio netto di rotta verso politiche più ambientaliste. “Voteremo, ma non ci sentiamo rappresentati”, dicono i ragazzi. A Roma hanno sfilato in 30mila, senza simboli di partito. A partecipare soprattutto i giovani, a migliaia. Nel centro della capitale, il corteo sembra un fiume che si perde all’orizzonte, quando la massa scende per via Cavour: “Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città”, gridano i manifestanti.

ELEZIONI, BUDDISTI: ANDIAMO OLTRE I CONFINI

Le elezioni sono “un’opportunità per costruire i presupposti della giustizia e della pace, di una convivenza nel rispetto e nella dignità”. A dirlo l’Unione buddista italiana in un messaggio in occasione della prossima tornata elettorale. In questo momento storico “così complesso” i buddisti auspicano che “il rinnovo del Parlamento italiano rifletta la consapevolezza che non possiamo tracciare confini, sia fra umani che fra noi e il mondo naturale: apparteniamo a qualcosa di più grande del nostro ristretto mondo personale”, dice l’unione buddista.

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