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Stop ai gettonisti nei Pronto soccorso della Lombardia: 851 medici pronti a tornare nel pubblico

Bertolaso: "Con il ministro Schillaci siamo d’accordo che saranno rivisti anche gli stipendi di coloro che gli ospedali non li hanno mai lasciati"

Pubblicato:23-01-2024 17:08
Ultimo aggiornamento:23-01-2024 17:08
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guido bertolaso
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MILANO – Sono 851 le domande pervenute dai medici per il bando dedicato ai liberi professionisti per l’Emergenza Urgenza intraospedaliera gestito da AREU scaduto lo scorso 20 gennaio. Ne ha parlato l’assessore al Welfare Guido Bertolaso a margine del Consiglio regionale: un fatto “che conferma la validità della nostra decisione di mettere un freno immediato al ricorso alle cooperative di gettonisti. Siamo stati la prima Regione a farlo”. “Avevamo bisogno, spalmati nell’arco di tutto l’anno, della copertura di 235 posti in questa particolare specialità e abbiamo ricevuto 851 domande. Quindi mi pare che possiamo tranquillamente considerarlo un grande successo”, ha aggiunto Bertolaso. Abbiamo sempre ritenuto che fosse la cosa più immorale possibile e immaginabile vedere dei medici lavorare nei Pronto soccorso e nelle sale operatorie, in quelle che sono le situazioni più critiche, con stipendi molto bassi e ingiusti, come pure che fosse assolutamente ignobile che al fianco di questi colleghi ci fossero medici che per 12 ore di lavoro guadagnano 1.500 euro. In due o tre giorni, questi signori, senza preoccuparsi dei livelli di stanchezza, stress e possibile distrazione, guadagnano quei 5-6.000 euro che poi permettono loro per il resto del mese di fare altro. Questo può accadere in una situazione di libero mercato in strutture che però non possono essere pubbliche”.

Ai primi di febbraio scadranno alcune cooperative e Areu sta già verificando le domande pervenute e iniziando le procedure di selezione. Il bando era rivolto agli specialisti in Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, specialisti in Medicina d’emergenza urgenza, medici in formazione specialistica in tutte le discipline e medici non specialisti. Regione Lombardia completerà a breve le procedure finalizzate alla predisposizione di un elenco di medici idonei cui conferire incarichi libero professionali per i servizi di Anestesia e Rianimazione, Pronto Soccorso e Ambulatori per i ‘codici minori’. “Subentreranno ai ‘gettonisti’- ha continuato Bertolaso- i medici che si sono detti disponibili a ‘tornare’ a casa e che oggi hanno capito che stiamo ridisegnando la sanità pubblica. Con il ministro Schillaci siamo d’accordo che saranno rivisti anche gli stipendi di coloro che gli ospedali non li hanno mai lasciati”. Nei prossimi giorni, Regione Lombardia aprirà bandi anche per altre specialità perché servono “pediatri e psichiatri, in particolare, anche se con numeri decisamente inferiori”.


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