NEWS:

“Quell’infermiera è troppo social”, la denuncia delle colleghe

Le storie di Instagram riportano passo dopo passo il lavoro infermieristico. 'Le nostre attività non sono un gioco', dicono le colleghe

Pubblicato:22-11-2017 11:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:55

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

Fonte: nurse24.it

ROMA – Aveva pubblicato sui social network delle foto molto eloquenti del lavoro che svolgeva: ci sono immagini di lei che deflussa sacche di sangue, al momento di ordinare il pasto alla mensa e addirittura mentre deflussa una sacca prima del trapianto di midollo di un bimbo oncologico. Così, due colleghe di un noto centro privato che cura i piccoli oncologici alle porte di Milano hanno deciso di rendere pubblico il loro disappunto.

“Siamo due colleghe infermiere e volevamo denunciare il non decoro della nostra professione e perdita di prestigio dovuta alla continua pubblicazione di una collega di foto e video sui social esordiscono le due infermiere”. hanno scritto.

A fare da goccia che ha fatto tracimare il vaso è stato l’ultimo post della collega con tanto di foto mentre deflussa una sacca prima del trapianto di midollo di un bimbo oncologico. Le due infermiere si dicono stufe di queste continue storie su Instagram, che giudicano pubblicazioni indecorose.


“LE NOSTRE ATTIVITA’ NON SONO UN  GIOCO”

La nostra professione, dicono, “ci impegna in operazioni delicatissime che richiedono una adeguata attenzione da parte del personale, che di certo non può permettersi di dedicare tempo futile per mostrare al mondo dei social le attività ospedaliere. Anche perché si tratta di attività difficili, delicate, che non sono di certo un gioco. E che così sembrano essere banalizzate, non dando valore al contesto, al paziente, alla privacy e alla nostra professione”.

“Sarebbe la volta buona che questi soggetti smettessero di mettersi in mostra al pubblico dei social – dicono ancora le due infermiere – mettendo in ridicolo tutti noi infermieri. Forse deve essere anche la stessa Fondazione a impedire che ciò avvenga“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it