NEWS:

Il ricordo di Luca Serianni, la nipote Elena: “Era un uomo d’altri tempi ma anche moderno”

"Con mio zio avevo un filo diretto, tra noi le parole non servivano"

Pubblicato:22-07-2022 16:48
Ultimo aggiornamento:22-07-2022 18:46

serianni
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Sono l’ultima discendente della famiglia Serianni, ma non sarò mai in grado di onorare mio zio Luca così come meriterebbe”. Ha lo stesso suo garbo nel parlare Elena Serianni, nipote del linguista di fama mondiale Luca Serianni, morto ieri a 74 anni a seguito dei postumi dell’investimento di cui è stato vittima qualche giorno fa a Ostia. Elena, raggiunta al telefono dalla Dire, racconta: “Per tutti noi è una grandissima perdita. Quello che mi stupisce molto, e che rende ancora più grande tutto l’affetto che stiamo ricevendo a seguito della sua purtroppo tragica e, se vogliamo, prematura scomparsa, è che comunque lui fosse una persona molto misurata e riservata. È stata una tragica fatalità“.

Il fatto che Luca Serianni fosse una persona “molto amata, stimata e apprezzata dai suoi alunni, dai suoi colleghi e dal mondo della cultura” era cosa “nota” ad Elena, che però non si aspettava un così grande riconoscimento anche da parte delle istituzioni: “La sua scomparsa ha avuto una eco enorme anche a livelli più alti, con messaggi di commiato anche da parte del Presidente della Repubblica. È un riconoscimento importantissimo e non pensavo che accadesse, perché Luca non ha mostrato mai di più di quello che invece avrebbe potuto. E oggi, in un mondo in cui invece avviene spesso l’esatto contrario, questo mi riempie ancora più di gioia e mi rende ancora più orgogliosa di avere il suo stesso cognome e di far parte della sua stessa famiglia”.

Ma che uomo era il professor Serianni?

“La sua grande riservatezza, la sua grande sobrietà e la sua ‘misura’ ne hanno fatto un uomo di altri tempi, ma altrettanto moderno. Non l’ho mai percepito come un ‘conservatore’- risponde Elena alla Dire- ma come una persona che ha sempre creduto nell’evoluzione, anche della lingua italiana. Ha avuto un approccio molto positivo nei confronti della scuola e si rivolgeva ai giovani sempre con grande ottimismo. Il fatto di credere nelle nuove generazioni era una sua caratteristica e lo ha dimostrato, formando tantissimi nuovi professionisti, proprio perché ha creduto nei suoi giovani studenti”.


Quanto al suo rapporto con lo zio, Elena racconta ancora: “È stato di grandissimo affetto, era davvero sempre un piacere sentirlo. Naturalmente non avevamo un rapporto quotidiano, però non perdevamo mai occasione per incontrarlo non appena veniva qui ad Ascoli Piceno, dove abito. Talvolta abbiamo anche organizzato dei convegni, proprio perché avevamo piacere di farlo apprezzare anche di persona qui ad Ascoli, dove comunque è conosciutissimo”.

L’ultimo ricordo risale ad un mese fa: “Era il 21 giugno e mio zio era venuto a San Benedetto del Tronto per presentare il suo ultimo libro, ‘Parola di Dante’. In quella occasione- fa sapere Elena- io, insieme a mia madre, mio marito e ai miei figli, siamo andati a sentirlo e a salutarlo. Poi gli ho detto: ‘Dai Luca, scrivi una dedica sul libro, mi fa piacere che resti ai miei figli’. Lui ha fatto un sorriso, come sempre garbato, e ha preso la penna. Poi abbiamo scherzato sul fatto che mio figlio quest’anno inizia la prima media e che è fortunato perché studierà sulla grammatica di una persona che conosce bene”.

Tra di loro erano “sempre poche le parole, ma perché non ne servivano. D’altronde in famiglia- scherza Elena- siamo tutti un po’ così, è una nostra caratteristica”. D’altro canto, prosegue, “non mi ha mai fatto mancare il suo affetto sincero. Avevo un filo diretto con lui, soprattutto da quando persi mio padre (suo cugino) 22 anni fa. Loro erano coetanei e si sentivano spesso; quando mio padre è venuto a mancare, ho mantenuto uno stretto rapporto con lui. È sempre stato presente”. Ora, la cosa alla quale in assoluto Elena Serianni tiene di più è che “si mantenga questo dolore composto da parte di tutti, perché rispecchia quello che mio zio Luca era nella vita. È giusto che sia così. D’altronde questo stesso dolore, ripeto così composto, ha comunque fatto un grande rumore”, ha concluso.

LUNEDÌ 25 LUGLIO CAMERA ARDENTE ALL’UNIVERSITÀ SAPIENZA PER LUCA SERIANNI

La camera ardente per il noto linguista Luca Serianni, morto ieri nella Capitale a 74 anni, verrà allestita lunedì prossimo, 25 luglio, presso l’Aula I della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza di Roma.
È quanto si legge sul sito dell’Ateneo.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it