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Un mega resort di lusso a Noto con i fondi del Superbonus 110%: scoperta truffa da 13 milioni di euro

Indagine della Procura e della Guardia di Finanza di Siracusa

Pubblicato:03-05-2024 11:39
Ultimo aggiornamento:03-05-2024 15:56

resort lusso noto
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PALERMO – Da fabbricati con annesso terreno agricolo a mega resort di lusso: il tutto grazie ai fondi del Superbonus 110%. La guardia di finanza di Siracusa non usa mezze parole per spiegare l’oggetto dell’indagine che ha portato a un sequestro di beni superiore a 13 milioni di euro: “Due rilevantissime operazioni immobiliari speculative finanziate a spese dello Stato”.

L’INDAGINE DI PROCURA E GDF

Le fiamme gialle, coordinate dalla procura aretusea, hanno sequestrato preventivamente beni per un importo corrispondente al valore della truffa: tra questi anche un resort di lusso a Noto. Tutto è nato da alcuni approfondimenti d’indagine su due compravendite immobiliari stipulate da una coppia di coniugi nel 2020 e nel 2021: i due acquisti riguardavano in entrambi i casi un fabbricato e il terreno agricolo annesso. 

L’OPERAZIONE CON IL SUPERBONUS 110%

Subito dopo l’acquisto, all’anagrafe tributaria veniva registrata la costituzione di due condomini con sede in provincia di Siracusa e Ragusa, con la moglie legale rappresentante. Dopo avere ottenuto tutte le autorizzazioni, la coppia ha avviato i lavori di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione degli immobili. Sulla carta l’obiettivo sarebbe stato quello di realizzare abitazioni e strutture ricettive. A fronte dei costi sostenuti, i due hanno avanzato richieste per il beneficio fiscale del Superbonus ottenendo il riconoscimento di un credito pari al 110% di quanto speso per i lavori.


IL FRAZIONAMENTO CATASTALE DEGLI IMMOBILI

Le fiamme gialle, però, avrebbero accertato che i due coniugi, prima della stipula dei rogiti e con l’ausilio di alcuni professionisti compiacenti, avrebbero eseguito il frazionamento catastale dei due fabbricati costituendo 118 nuovi subalterni rispetto ai quattro originari. “L’unica finalità – evidenzia la guardia di finanza – era quella di ottenere un beneficio fiscale di gran lunga maggiore rispetto all’importo spettante”.

COME FUNZIONA IL SUPERBONUS 110%

Il Superbonus 110%, infatti, consente di usufruire di un ammontare massimo per singola unità immobiliare pari 96.000 euro. Se le proprietà non fossero state frazionate, con la costituzione “fittizia” dell’ente di gestione comune, gli indagati avrebbero potuto usufruire del beneficio per un massimo di sole quattro unità immobiliari. Il totale ottenibile sarebbe stato di poche centinaia di migliaia di euro. Il frazionamento effettuato, tuttavia, “era meramente formale”.

IL RESORT DI LUSSO

Non esisteva infatti una divisione reale – fatta di impianti elettrici, scarichi e condutture idriche separate – tra le unità immobiliari costituite. Gli investigatori, inoltre, hanno scoperto che dopo l’avvio dei lavori uno dei due fabbricati era stato pubblicizzato da alcune agenzie immobiliari con il suo reale frazionamento catastale. Qui emergeva il reale obiettivo dei lavori: non un condominio ma un resort di lusso con centro benessere e ristorante.

IL LAVORO DELLA PROCURA

Nella vicenda sono indagati i due coniugi e i professionisti che avrebbero collaborato con loro. Il reato ipotizzato è quello di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il valore del complesso immobiliare sequestrato supera gli otto milioni di euro. A questo si aggiungono i crediti fiscali già concessi per 1,3 milioni e altri 3,5 milioni in fase di riconoscimento pronti per essere utilizzati in compensazione di imposte.

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