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King’s Birthday Party, oltre 2.500 ospiti brindano a Roma a Re Carlo III

Quest’anno, alle tradizionali celebrazioni, si è aggiunta un’occasione molto speciale, legata all’incoronazione di Re Carlo III avvenuta nell’Abbazia di Westminster

Pubblicato:22-06-2023 20:21
Ultimo aggiornamento:22-06-2023 20:55

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ROMA – Oltre 2.500 ospiti per brindare alla salute del nuovo sovrano, Re Carlo IIII, per il primo King’s Birthday Party in oltre settant’anni. Come da tradizione, l’Ambasciatore britannico in Italia, Edward Llewellyn, ha aperto le porte della splendida residenza di Villa Wolkonsky agli amici del Regno Unito, britannici, italiani e alla comunità internazionale, per la quarta tappa italiana dei festeggiamenti del King’s Birthday Party, tradizionale garden party che celebra il compleanno ufficiale del sovrano e segna la giornata nazionale del Regno Unito.

L’appuntamento romano ha fatto seguito all’evento di Venezia dello scorso 24 maggio, a quello di Milano del 6 giugno e di Firenze del 20 giugno, e sarà seguito dall’evento conclusivo di Napoli (28 giugno).

Quest’anno, alle tradizionali celebrazioni, si è aggiunta un’occasione molto speciale, legata all’incoronazione di Re Carlo III avvenuta nell’Abbazia di Westminster. Una cerimonia globale seguita dall’Ambasciatore Llewellyn e dai suoi ospiti lo scorso 6 maggio nei giardini di Villa Wolkonsky, che tante volte hanno ospitato l’allora Principe Carlo durante le sue diciannove visite in Italia.


GLI OSPITI DEL PARTY

Il King’s Birthday Party di Roma, ospitato dall’Ambasciatore britannico Lord Llewellyn, ha visto la partecipazione di circa 2,500 ospiti. Politici, giornalisti, imprenditori e ministri, tra cui si sono visti il ministro della giustizia Nordio, il ministro della salute Schillaci, il ministro del Made in Italy Urso, hanno potuto immergersi e assaporare appieno l’atmosfera del garden party britannico.
Oltre ai tradizionali canapè – non poteva mancare il Devil on horseback – salmone scozzese, formaggi gallesi e salsine Wilkin & Sons. Ma non è mancato un tocco tutto italiano: con l’amatriciana con guanciale di Amatrice (visitata dall’allora Principe Carlo nel 2017 a meno di un anno dal terribile terremoto del 2016) e Parmigiano Reggiano accoppiato al whisky scozzese. Ma anche Pimms, Gin&Tonic, tè di Babingtons e samosa, per un tocco multiculturale.
Gli ospiti sono stati accolti da una performance della banda del Royal Regiment of Scotland, nel tradizionale kilt scozzese, a ritmo di swing, sulle melodie di e Elton John e Amazing Grace. La musica è proseguita poi per tutta la serata: alla banda militare è seguita l’esibizione di una rappresentanza dell’Associazione Musicale Luigi Antonio Sabbatini, con un medley di Adele ed Ed Sheeran.

UNA TORTA A FORMA DI CORONA

Dopo il discorso dell’Ambasciatore Llewellyn e il taglio di una torta a forma di corona, la tradizionale Sunset Ceremony, la Cerimonia del Tramonto e la toccante Beat the Retreat, sempre ad opera della Royal Regiment of Scotland. Impeccabile la tradizionale esibizione degli inni da parte del coro dell’Ambasciata britannica diretto dal Maestro Andrea Rossi. A seguire, DJ set di DJ Lau’, sempre su musiche British.
Le note non si sono interrotte neanche per le eccezionali proiezioni sulla facciata della Villa, un medley del Coronation Concert seguito da foto del Principe Carlo in Italia fornite dall’archivio dell’Agenzia Ansa, e gli scatti di alcuni dei momenti più significativi per i rapporti bilaterali tra Italia e Regno Unito nel corso dell’ultimo anno. Lungo l’acquedotto neroniano, fasci di luci, stralci del discorso di incoronazione di SM Re Carlo III e proiezioni al ritmo dei Depeche Mode. Non son mancati la bandiera Union Jack e l’emblema della recente incoronazione. La serata si è conclusa con l’esibizione della Royal Regiment of Scotland su melodie tradizionali.

L’Ambasciatore Edward Llewellyn ha così commentato l’occasione di questa serata: “E’ un onore e un piacere ospitare a Villa Wolkonsky così tanti amici del Regno Unito. Sin dal mio arrivo in Italia sono stato colpito dall’affetto che tanti italiani dimostrano per il mio Paese: in primis per il rispetto e la vicinanza in occasione della morte della nostra Sovrana, la tanto amata Regina Elisabetta II, e più recentemente per l’incoronazione di Re Carlo III. La rinnovata vicinanza tra i nostri due Paesi è testimoniata dalla recente visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Londra. In tale occasione, con il nostro Primo Ministro hanno firmato un memorandum d’intesa che traccia la strada per la nostra collaborazione negli anni a venire, in tutti i campi. Ma è proprio Re Carlo un grande amante dell’Italia: in qualità di Principe di Galles infatti, Carlo è stato in Italia 20 volte, vistandola da Milano a Ischia, da Venezia a Firenze, da Amatrice a Roma. Brindare con voi oggi ha un sapore speciale proprio in virtù dei legami del nostro Sovrano con questo vostro Bellissimo Paese”.

In linea con quelli che sono i valori sostenuti da Sua Maestà Re Carlo, non sono mancate iniziative a sostegno della sostenibilità: all’evento una presentazione della Sustainable Markets Initiative, un progetto lanciato nel 2020 dall’allora Principe di Galles al World Economic Forum di Davos per accelerare la transizione del settore privato verso un futuro più sostenibile, seguito da un contributo di Treedom che, anche quest’anno, ha supportato l’evento donando una foresta e invitando gli ospiti ad adottare un albero.

Il King’s Birthday Party (KBP) di Roma rientra nella campagna governativa GREAT: una serie di eventi e iniziative promosse dalla rappresentanza diplomatica britannica in Italia durante tutto il corso dell’estate, dedicate alla diversità, alla sostenibilità, alla ricerca, alle relazioni commerciali, all’inclusione, alla musica, al cinema e alla cultura.

IL DISCORSO DELL’AMBASCIATORE INGLESE

Quella di oggi è “un’occasione storica, prima volta in 70 anni che celebriamo il compleanno di un re inglese” e quindi “cominciamo stasera un nuovo regno un, nuovo capitolo una nuova era anche nei rapporti fra Italia e Regno Unito”, dice l’ambasciatore Llewellyn, “ma una cosa è certa, stiamo costruendo su fondamenta molto solide”.

Il pavimento di Westminster su cui poggiava il trono “al cuore dell’Incoronazione di re Carlo, era stato posato 800 anni fa da artigiani italiani, ed è un bell’esempio di quel che possiamo fare britannici e italiani”, dice l’ambasciatore.

Il sovrano, spiega Llewellyn, “ama l’Italia, ha già fatto 20 visite in Italia ed è il simbolo vivente di questo legame”.

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