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Carrara, imprenditore del marmo choc: “Gli operai si fanno male perché deficienti”

Dopo il fuorionda di Report, si scatena l'ira della sindaca di Carrara e i sindacati proclamano sciopero

Pubblicato:22-04-2024 15:07
Ultimo aggiornamento:22-04-2024 15:07
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ROMA – “Qua si fanno male perché sono deficienti”. E sugli “incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi spiace dirlo, ma purtroppo è colpa dell’operaio. Che fai, lo picchi? Se di qua non ci devi passare e mi vai sotto lì e vai a rudere, di chi è la colpa, mia o tua?”. Il fuorionda di Alberto Franchi, amministratore delegato e numero uno dell’omonima ‘Franchi Umberto Marmi’, mandato in video da Report nell’inchiesta intitolata “Il marmo della Duchessa”, ha innescato una girandola di polemiche. E lo sciopero mercoledì prossimo proclamato da Cgil, Cisl e Uil del settore marmo del distretto apuano, corredato da una manifestazione che partirà proprio davanti all’impresa contestata.

LA SINDACA DI CARRARA: “RISPETTO PER I MORTI, PER I LAVORATORI”

L’ondata di indignazione, molta via social, è aperta anche dalla sindaca di Carrara, Serena Arrighi: “Rispetto per i morti, per i lavoratori, per Carrara”, scrive su un post diffuso sui propri canali social. “Le parole di Alberto Franchi a Report sono inaccettabili perché offendono tutta la comunità carrarese e per questo vanno condannate nella maniera più ferma possibile”.

La prima cittadina, che parla di “affermazioni tanto arroganti”, sottolinea inoltre che “quella di una più equa ridistribuzione dei profitti del marmo è una delle sfide più importanti che ci attendono e mi aspetto che tutti siano pronti a collaborare”.


NICOLA DEL VECCHIO (CGIL MASSA-CARRARA): “A QUESTA VERGOGNA RISPONDEREMO DURAMENTE”

Sempre via social interviene anche il segretario generale della Cgil di Massa-Carrara, Nicola Del Vecchio. “A questa vergogna risponderemo duramente”, assicura. “Mi sembra davvero incredibile e indecente che chi vive da nababbo come Franchi, che fattura più di tutti, 76 milioni, si permetta persino di definire deficienti quei lavoratori che gli consentono tutto ciò“. Soprattutto, osserva, quando “siamo a pochi giorni dal disastro nella centrale idroelettrica di Suviana che ha provocato 7 morti, a poche ore dalla morte di un ragazzo di 23 anni a Montepulciano e a poche settimane dalla tragedia di via Mariti a Firenze”, segnata da “5 morti e 3 feriti”.

Franchi, aggiunge il sindacalista, “dovrebbe sapere bene che quello lapideo è uno dei settori con più alto tasso di infortuni, ma voglio citare anche le malattie professionali. Ascoltare dalla sua voce che accade perché gli operai sono deficienti è un insulto a chi in questi anni nelle cave è morto, è rimasto infortunato e si è ammalato. È uno sfregio alle loro famiglie e ai loro colleghi che hanno assistito a quella che è una vera e propria strage. Spero che Franchi provi almeno un po’ di vergogna riascoltandosi, ma purtroppo ne dubito“.

ANCHE UIL SBOTTA: “QUELLO CHE ABBIAMO ASCOLTATO È DI UNA GRAVITÀ ESTREMA”

Sbotta anche la Uil che ribadisce: “Non arretreremo di un millimetro. Risponderemo con fermezza a questa vergogna”, sottolinea il segretario toscano della Feneal Uil, Daniele Battistini, con il segretario della Uil area nord Toscana, Franco Borghini. “Quello che abbiamo ascoltato è di una gravità estrema. Quelle parole mancano di rispetto ai lavoratori e alle famiglie di chi non ha più visto tornare a casa i propri cari”. Per i due “la cosa ancora più grave è che quando si parla di sicurezza, almeno per noi, la battaglia dovrebbe essere comune”.

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