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Afragola, bambino autistico allontanato dall’evento contro il bullismo. Locatelli: “Va fatto un salto di civiltà”

Il fatto, denunciato dalla mamma del giovane alunno, è accaduto lo scorso 7 febbraio e documentato da un video. La preside si difende: "Ho sbagliato nei modi"

Pubblicato:22-03-2024 15:24
Ultimo aggiornamento:22-03-2024 15:25

autismo
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ROMA – “Quel bambino era un valore aggiunto così come lo è ogni bambino che partecipa a momenti di confronto, soprattutto su temi così importanti come bullismo, cyberbullismo, temi che riguardano il contrasto alla mancanza di rispetto e di dignità delle persone”. Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, intervistata da Sky TG24, commenta quanto successo nell’istituto comprensivo Europa Unita di Afragola dove, secondo quanto denunciato dalla mamma di un bambino con autismo, il figlio sarebbe stato allontanato dall’auditorium dove era in corso un incontro sul bullismo.

I fatti risalgono al 7 febbraio scorso. A documentare quanto accaduto un video che ha immortalato la scena. “Eccolo là, quello se ne va in classe. Professoressa, per piacere, prendete quel ragazzo e portatelo in classe”, si sente dire dalla dirigente scolastica, Giovanna Mugione, rivolgendosi a una professoressa di sostegno. “Quello” è un ragazzino di undici anni con autismo che frequenta la prima media.

Patrizia, la mamma del bambino, ha deciso di diffondere il video e di rivolgersi all’associazione ‘La battaglia di Andrea’ per portare il caso in tribunale. “Non si può puntare un dito su un bambino, che abbia disabilità oppure no, per cacciarlo dall’aula perché in quel momento ti sta disturbando– dice ai microfoni di Sky TG24- Cosa ha potuto rappresentare questo per lui? Un’umiliazione”.


Dal canto suo, la dirigente scolastica, contattata telefonicamente, dice a Sky TG24: “Ho chiesto all’insegnante di portarlo fuori per farlo rasserenare perché il bambino era un po’ agitato in quel momento. Infatti poi è rientrato“, dice. E alla domanda della giornalista: “Lo rifarebbe?”. Risponde: “In cosa ho sbagliato? Nei modi, e di questo chiedo scusa, ma non era mia intenzione allontanare il bambino da quella manifestazione”.

Patrizia, la mamma, non è d’accordo e sostiene che il bambino non sia più rientrato. “La dirigente non ha sbagliato i modi- dice- ha sbagliato proprio il tutto”.

Dal canto suo il ministro Locatelli sottolinea: “Quello che mi sconcerta sempre è che parliamo di risorse e norme da migliorare, ne parlo spesso anch’io, ma quello che dico è anche che dobbiamo fare un grande salto di qualità, di civiltà: ogni persona si deve rendere conto che deve avere uno sguardo diverso, soprattutto con i bambini. Dobbiamo essere i primi a incoraggiare la partecipazione, il talento e le competenze di ognuno, anche se questo magari passa per un modo diverso di partecipare”.
“È un tema che dobbiamo affrontare tutti, non riguarda solo qualcuno. Riguarda tutta la comunità e tutto il Paese-dice ancora Locatelli- o lo facciamo insieme questo salto di qualità etico, morale e di intelligenza oppure qualcuno rimarrà sempre indietro. Si parte dalla scuola ma il messaggio deve arrivare a tutti“.

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