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‘Sconnessi day’, anche a tavola con il cellulare: si mangia e si scrolla

Oggi è la giornata contro la nomofobia (No Mobile Phone Phobia) che promuove la disconnessione da Internet

Pubblicato:22-02-2024 08:30
Ultimo aggiornamento:22-02-2024 08:30
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MILANO – Quante volte capita di uscire a cena con amici o con il proprio partner e ritrovarsi a scrollare i social, fotografare il piatto in tavola o controllare posta e messaggi, magari appoggiando lo smartphone sul tavolo, proprio accanto al tovagliolo? Per il 30% degli utenti intervistati da TheFork, si tratta di un’abitudine frequente, con la percentuale che sale quasi al 40% se si considera chi ammette di farlo praticamente sempre.

I dati arrivano dal sondaggio condotto da TheFork (piattaforma di prenotazione dei ristorant) sui propri utenti tramite la propria applicazione a febbraio in occasione dello “Sconnessi Day”, la giornata contro la nomofobia (No Mobile Phone Phobia) che promuove la disconnessione da Internet. Un a iniziativa “per sensibilizzare le persone sull’importanza della convivialità durante i pasti e della connessione tra persone”, dice, TheFork specificando che, pur essendo un app, propone “l’utilizzo della tecnologia prima e dopo il pasto senza volersi sostituire all’interazione umana, ma anzi favorendola”. E in 15 ristoranti di Milano, Roma e Napoli, oggi, per lo Sconnessi Day appunto, inviteranno i clienti che prenoteranno presso un tavolo a riporre i propri telefoni all’interno di box dedicate per tutta la durata del pasto, così da poter meglio godere la serata, il cibo e la buona compagnia senza alcuna distrazione.

Secondo i dati raccolti da TheFork, più della metà degli intervistati (54%) dichiara di distrarsi con il proprio smartphone principalmente per telefonare (23%), controllare i social (17%) e chattare (14%). C’è anche chi, preso dagli impegni quotidiani, non riesce a staccare la spina e finisce per controllare le mail (6%). Resta inoltre ancora salda la tendenza di fotografare il cibo, pratica comune al 29% dei rispondenti, che non rinuncia poi al postarle online e condividerle virtualmente. Il 40% degli utenti intervistati ammette di cadere in tentazione per abitudine, e il 18,4% riconosce di cedere immediatamente al vizio appena si verifica un momento meno coinvolgente o di inattività a tavola.
Eppure, questa distrazione continua e piuttosto comune non è sempre ben vista. A fronte di un 24% che dichiara ormai di non farci nemmeno più caso se un commensale è più occupato a controllare il proprio telefono che a interagire con le persone presenti, c’è una grande maggioranza (70%) che non approva il comportamento: il 60% ammette di sentirsi infastidito e il 10% in imbarazzo.
Anche il gusto della convivialità e del cibo stesso vengono a meno quando si utilizza lo smartphone a tavola. L’utilizzo del telefono durante i pasti è associato ad una diminuzione del piacere di consumare il pasto stesso e di trascorrere del tempo in compagnia, nonché ad una maggiore sensazione di noia, causata proprio dall’utilizzo del device, dice TheFork citando alcuni studi scientifici. Dal sondaggio emerge però anche una forte volontà di cambiamento: più della metà (55%), infatti, afferma di voler ridurre di molto questa abitudine (33%), se non eliminarla completamente (22%).


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