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Zaki: “A Bologna sabato, grazie a chi ha chiesto il mio rilascio”

Il ricercatore su Instagram cita anche il governo: "Sostenuto sebbene non sia un cittadino italiano"

Pubblicato:21-07-2023 12:02
Ultimo aggiornamento:22-07-2023 11:31

patrick zaki
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ROMA – “Sono davvero emozionato di tornare a Bologna per la prima volta dopo 4 anni per una visita di qualche giorno, per rivedere colleghi, professori e amici. Oggi sono andato all’ambasciata italiana per chiedere il visto, arriverò a Bologna sabato mattina”. Così scrive sul suo profilo Instagram Patrick Zaki, dopo il rilascio di ieri mattina dal carcere in cui era stato nuovamente rinchiuso dopo la condanna di martedì scorso a tre anni. Poi, la grazia presidenziale, che ha permesso la sua liberazione. Nel post l’ex studente dell’Università di Bologna continua: “Devo anche consegnare la tesi di master che ho dovuto discutere in streaming perché mi è stato impedito di viaggiare, e soprattutto potrò fare un viaggio con la mia adorabile fidanzata prima di tornare in Egitto per terminare i preparativi del nostro matrimonio a settembre”.

Zaki aggiunge: “Sono felice che questo calvario iniziato nel febbraio 2020 sia finito” e si augura che “finisca al più presto anche per tutti i prigionieri egiziani, così come il sistema delle detenzioni preventive, dei divieti di viaggio e della situazione che colpisce la società civile”. Nel post non può mancare un “grazie di cuore alle organizzazioni della società civile, ai partiti e alle forze politiche e ai personaggi pubblici che hanno chiesto il mio rilascio e la grazia per me e tutti i prigionieri di coscienza”, tra cui “il Comitato per la grazia e il Dialogo nazionale”. Zaki ringrazia anche “il governo italiano, il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri che mi hanno sostenuto durante tutto il periodo trascorso in carcere e durante il processo, solo per essermi laureato in una università italiana, pur non essendo un cittadino italiano”.


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