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Giorlandino (Uap): “Illegittima la norma che apre alle farmacie la possibilità di effettuare analisi”

Le dichiarazioni della presidente a nome dei poliambulatori e dei laboratori di analisi privati italiani

Pubblicato:26-05-2024 10:44
Ultimo aggiornamento:26-05-2024 10:45
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ROMA – “Non possiamo assistere inerti di fronte all’illegittimo inserimento in un decreto legge di una norma (l’art. 17 nel testo della bozza circolante sulla stampa) che non ha i requisiti di necessità e urgenza e che il Governo già aveva inserito nel DDL Semplificazioni di fine marzo scorso”. Questo è quanto dichiara Maria Stella Giorlandino, presidente dell’UAP , a nome dei poliambulatori e dei laboratori di analisi privati italiani.

La Giorlandino reagisce a questo vero colpo di mano del Governo, che non attende l’ordinario iter parlamentare in corso per l’esame del DDL Semplificazioni, e introduce nel decreto legge taglia liste d’attesa, la norma che apre la possibilità alle farmacie di effettuare prestazioni di laboratorio di analisi, non più limitate al solo test di autocontrollo.

“L’art. 17 del testo del decreto legge di prossimo varo, risulta essere palesemente incostituzionale per difetto dei requisiti di necessità e urgenza e prevedrebbe, tra l’altro, la possibilità di effettuazione presso le farmacie delle prestazioni di laboratorio di analisi ulteriori rispetto a quelle del semplice autocontrollo sinora consentito. Questa facoltà data alle farmacie con il decreto legge al quale ci si oppone fermamente, trasformerebbe le farmacie in laboratori d’analisi nonostante il farmacista non possieda  gli strumenti conoscitivi e strumentali per trasformare il semplice reperto derivante dal prelievo di sangue o genetico  in un referto corredato da unità di misura, intervalli di riferimento e limiti decisionali, elementi che spettano, assieme alla garanzia e al controllo della qualità analitica, in via esclusiva ai professionisti della medicina di laboratorio e quindi ai laboratori pubblici e privati” spiega.


“Ciò porterà al caos se il Governo non dovesse recedere da questa scelta immotivata e incostituzionale che vedrebbe il nascere di assurde  confusioni per pazienti e per i clinici rispetto agli esiti delle analisi che sole possono essere svolte dai competenti laboratori d’analisi, a solo danno della salute pubblica e privata. Peraltro, la norma in procinto di entrare in vigore mediante decreto legge consentirebbe alle farmacie  di accedere per decreto legge, alla facoltà di erogare prestazioni che i laboratori sinora effettuano dopo aver seguito e certificato programmi di formazione specifica, a valle di complesse procedure di autorizzazione e accreditamento, dopo aver adeguato  i propri locali ai migliori standard igienico sanitari oltre che tecnologici e logistici, con importanti investimenti economici e di risorse umane”.

Maria Stella Giorlandino, a nome dell’UAP, inoltre, confida nella attenta valutazione del Governo che invita fermamente ad eliminare dal decreto legge – di imminente approvazione – in materia di riduzione delle liste d’attesa  le ‘Disposizioni urgenti per promuovere l’erogazione dei servizi in farmacia’ che oltre ad essere ingiuste nel merito sono assolutamente prive dei requisiti costituzionali indispensabili  di necessità e urgenza, atteso che rinviano la possibilità di erogare i servizi sanitari di laboratorio ai comunque necessari accertamenti da parte delle amministrazioni sanitarie territoriali competenti in ordine alla verifica della sussistenza dei requisiti igienico-  sanitari anche in locali separati dalla sede farmaceutica.

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