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La Venere di Botticelli migrante a Cutro: l’attacco di Più Europa alla campagna di Santanchè

Nella nuova campagna internazionale di promozione del ministero del Turismo il capolavoro del rinascimento diventa 'virtual influencer' delle bellezze italiane

Pubblicato:21-04-2023 15:52
Ultimo aggiornamento:21-04-2023 15:52

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ROMA – La Venere di Botticelli da testimonial delle bellezza dell’Italia a migrante in lacrime che scatta un selfie in mezzo alle onde di Cutro, con dietro il relitto della tragedia che ha causato la morte di quasi cento persone. È l’immagine con cui Più Europa sui social attacca la nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit, in cui il capolavoro dell’artista toscano, in abiti moderni e cellulare sempre pronto a scattare, si muove nei luoghi più iconici del Bel Paese. A staccare l’assegno da nove milioni di euro per realizzare la campagna è stata ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Nell’immagine condivisa da Più Europa ad accompagnare la Venere in lacrime è il claim ‘Open to disumanità’ che sostituisce l’originale ‘Open to meraviglia’.

“La Venere di Botticelli “virtual influencer” sarà la nuova testimonial della campagna internazionale del ministero del turismo. La cultura italiana, apprezzata in tutto il mondo, è il frutto di intrecci e contaminazioni, della vittoria dell’umanità che qui si è mescolata e ha conquistato il mondo con la bellezza. Ma, oggi, non c’è nulla di meraviglioso in un Paese che per paura si chiude rinunciando alla sua umanità- le parole che accompagnano l’immagine-. Dopo la strage di Cutro era chiaro a tutti che servisse una nuova gestione dei flussi migratori che tenesse assieme solidarietà per chi scappa da guerre e fame e legalità per gestire un fenomeno di portata storica. Il #DlCutro invece fa l’esatto contrario: la restrizione della #ProtezioneSpeciale trasformerà migliaia di persone integrabili in invisibili nelle mani della criminalità organizzata. Tutto ciò non farà che rendere le nostre città meno sicure. Altro che meraviglia, cara ministra Santanchè: l’Italia di oggi sembra aprirsi sempre di più unicamente verso la disumanità”.


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