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Tg Politico Parlamentare, edizione del 20 dicembre 2022

Si parla di manovra e Spid; di Pd e Panzeri; di cellulari in classe; di ispettori nei Tribunali

Pubblicato:20-12-2022 18:08
Ultimo aggiornamento:20-12-2022 18:08
Autore:

Tg Politico Parlamentare
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MANOVRA, LAVORI A RILENTO, POLEMICA SULLO SPID

Lavori a rilento sulla manovra. Alla Camera si allungano i tempi per l’approvazione. In commissione Bilancio si continua a lavorare per cercare un’intesa sulle ultime modifiche, in vista dell’approdo in aula fissato per mercoledì. La premier Giorgia Meloni esclude l’ipotesi dell’esercizio provvisorio. Intanto tiene banco il dibattito sullo Spid, l’identità digitale che il governo vorrebbe superare. Molto critico il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che rivendica la paternità dello strumento e domanda: “Perché rovinare ciò che funziona?”. Dal fronte del governo la ministra del Lavoro Marina Calderone dice di non essere “affezionata a quel servizio”, mentre Forza Italia frena. “Lo Spid non verrà cancellato – dice Alessandro Cattaneo – ma ci sono alcune criticità da risolvere”.


SONDAGGI, LO SCANDALO PANZERI COLPISCE IL PD

Lo scandalo Qatar che coinvolge il Parlamento europeo colpisce il Partito democratico, che continua a calare nei sondaggi. Secondo una rilevazione Swg per La7 il Pd perde stavolta lo 0,4, restando comunque al terzo posto al 14,7%. “Per ripulire il nostro partito – dice oggi Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria – è momento di trasmettere alle nuove generazioni il pensiero e le azioni di Berlinguer e Zaccagnini, simboli della politica vissuta come impegno disinteressato e rigore morale”. Tornando ai sondaggi, in testa c’è sempre Fratelli d’Italia che si attesta al 30,6%, perdendo lo 0,2. Crescono Movimento Cinquestelle e Lega. Il partito di Conte si conferma al secondo posto con il 17,4%; quello di Salvini sale al 9. Il Terzo polo, infine, è al 7,8%; mentre Forza Italia resta stabile al 6,1.

SCUOLA, VIETATI I CELLULARI IN CLASSE

Niente cellulari in classe, se non per finalità didattiche, perché distraggono e “sono una mancanza di rispetto verso i docenti”. Con una circolare inviata alle scuole il ministro Giuseppe Valditara ribadisce un divieto che esiste da 15 anni. Si tratta più di un richiamo all’importanza di regole costantemente disattese. Il ministro dell’Istruzione e del merito vuole “una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno”. La circolare non prevede sanzioni, che spettano semmai alle singole scuole che possono introdurle nei loro regolamenti. Intanto, cambia il bonus cultura 18app. Si chiamerà “Carta G.” nelle intenzioni del governo e andrà ai maggiorenni con un Isee famigliare sotto i 35mila euro o a chi supererà l’esame di maturità con il voto massimo, cioè 100.

NORDIO: “PROCESSI TROPPO LENTI, MANDERÒ ISPETTORI NEI TRIBUNALI”

La lentezza dei processi “costa all’Italia fino al 2% del Pil”, motivo per cui “ci saranno ispezioni negli uffici giudiziari per verificare cosa non funziona“. Lo annuncia il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante un’audizione in Senato. La “priorità”, dice il Guardasigilli, sarà “la riforma della giustizia civile, perchè la prima emergenza in questo momento è l’impatto che ha la giustizia sull’economia”. Per questo, spiega Nordio, solo “dopo arriveranno” le riforme nel penale con la separazione delle carriere che richiede interventi più lunghi con modifiche della Costituzione. Il ministro pensa inoltre di riformare anche l’inappellabilità sulle sentenze di assoluzione da parte dei pm con una “rimodulazione” della legge Pecorella che fu bocciata in alcune parti dalla Consulta.

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