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Gli studenti ricordano Giulia Cecchettin: “Vogliamo educazione affettiva e psicologi a scuola”

Gli studenti medi del Lazio chiedono educazione sessuale e affettiva in tutte le scuole: "Presenteremo un progetto sperimentale a Valditara"

Pubblicato:20-11-2023 11:49
Ultimo aggiornamento:20-11-2023 11:50
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ROMA – “Vogliamo educazione sessuale e affettiva nelle scuole“, ma anche “Se domani non torno, voglio essere l’ultima”. Sono solo alcune delle frasi riportate oggi dagli studenti e dalle studentesse della Rete degli studenti Medi del Lazio che hanno protestato davanti alle scuole per ricordare Giulia Cecchettin e chiedere che vengano presi seri provvedimenti per combattere la violenza di genere.

“Oggi davanti alle scuole della nostra regione perché ciò che è successo a Giulia e a più di 100 donne dall’inizio dell’anno non è più accettabile– dichiara Tullia Nargiso, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio- Serve educazione sessuale e affettiva in tutte le scuole, non bastano minuti di silenzio come ha chiesto il ministro Valditara”.

Tra pochi giorni verrà presentata dal ministro dell’Istruzione e del Merito non una proposta di legge bensì un progetto sperimentale nelle scuole per contrastare la violenza di genere. La Rete degli Studenti Medi del Lazio afferma “Educare alle relazioni attraverso dei training group moderati da docenti, insegnare le conseguenze penali agli studenti non vuol dire educazione sessuo-affettiva: servono psicologi e serve una legge affinché studenti e studentesse e corpo docente abbia la possibilità di confrontarsi con un esperto”.


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