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Smaltimento illecito di rifiuti, sequestrata la nave Aquarius

Indagine della procura di catania

Pubblicato:20-11-2018 09:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48
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PALERMO – Smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Con questa ipotesi di reato la guardia di finanza di Catania, su disposizione della procura etnea, ha sequestrato la nave Aquarius di Medici senza frontiere. Secondo l’accusa avrebbe scaricato nei porti italiani 24 tonnellate di rifiuti pericolosi a rischio infettivo. La nave, attualmente ormeggiata al porto di Marsiglia, in Francia, e’ finita sotto sequestro insieme con altri beni del valore complessivo di 460mila euro. L’indagine della Procura, guidata da Carmelo Zuccaro, avrebbe accertato uno smaltimento illecito in 44 occasioni. Gli indagati sono complessivamente 24. Il decreto di sequestro, eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Catania e della Sezione operativa navale di Catania insieme con il Servizio centrale investigazione criminalita’ organizzata (Scico), e’ stato attuato nei confronti degli agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo ma anche delle Ong Medici senza frontiere; Operational Centre Belgium; Missione Italia e Medici senza frontiere Operational Centre Amsterdam.
Al centro dell’inchiesta i rifiuti “speciali, sanitari e non, pericolosi e a rischio infettivo” derivati dalle attivita’ di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence, da marzo a luglio 2017, e Aquarius, da gennaio 2017 a maggio 2018. Rifiuti che sarebbero stati conferiti “in modo indifferenziato” e “unitamente ai rifiuti solidi urbani” in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta (Siracusa), Pozzallo (Ragusa), Trapani, Messina, Palermo e altri porti italiani. Indumenti indossati dagli extracomunitari, scarti di alimenti, rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica: tutto questo materiale, secondo la procura di Catania, veniva smaltito “fraudolentemente” e “in modo indifferenziato eludendo irigidi trattamenti imposti” dalla legge. “Dalle indagini – spiegano gli investigatori – emergeva la consapevolezza da parte degli indagati della pericolosita’ degli indumenti indossati dai migranti”.

INDAGATO IL COMANDANTE

Ci sono anche il comandante e il primo ufficiale di coperta della Aquarius, il russo Evgenii Talanin e l’ucraino Oleksandr Yurchenko, tra gli indagati nell’inchiesta della Procura di Catania per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi che ha portato al sequestro della nave di Medici senza frontiere. Indagati, oltre alla Ong, anche i due agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo, oltre che i centri operativi di Amsterdam e Bruxelles di Msf. Nell’elenco degli indagati figurano anche il vice capo della missione Italia di ‘Medici senza frontiere Belgio’ Michele Trainiti, il vice coordinatore nazionale e addetto all’approvvigionamento della missione Italia di ‘Msf Belgio’ Cristina Lomi, il liaison officer di Msf Marco Ottaviano, i coordinatori del progetto Sar Aquarius di Msf Olanda, Aloys Vimard e Marcella Kraaij, il coordinatore logistico del progetto Sar dell’Aquarius e della missione in Libia di ‘Msf Olanda’ Joachim Tisch, il delegato alla logistica a bordo della Aquarius Martinus Taminiau e il coordinatore del progetto Sar a bordo della nave, Nicholas Romaniuk.

di Salvo Cataldo 


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