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Miart 2024, a Milano 178 gallerie da tutto il mondo per una 3 giorni senza tempo e senza spazio

Dal 12 al 14 aprile va in scena la fiera internazionale d'arte moderna diretta da Nicola Ricciardi

Pubblicato:28-03-2024 16:54
Ultimo aggiornamento:28-03-2024 16:54
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MILANO – Dal 12 al 14 aprile 2024 (con anteprima Vip giovedì 11 aprile) torna Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano con la main partnership del Gruppo Intesa Sanpaolo e diretta da Nicola Ricciardi. Con 178 gallerie partecipanti provenienti da 28 Paesi nel Mondo, oltre 1.000 opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, 10 riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze e altrettanti direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i propri giurati, la 28esima edizione si conferma appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte italiano e internazionale.

C’è d’altronde l’ambizione di continuare a crescere, come sottolinea il direttore artistico Ricciardi. “Io non vivo molto la competizione perché penso che ogni fiera abbia la sua distintiva natura”, risponde Ricciardi chi gli chiede se con questa kermesse il capoluogo lombardo voglia lanciare una sfida ad Artefiera, a Bologna. “La nostra forza- spiega- si chiama Milano, è la città in cui noi siamo cresciuti, è la città che ci sostiene, è la città che presenta ogni anno attraverso la Milano Art Week un palinsesto di iniziative. L’attività è da fare impallidire il resto d’Europa, perché abbiamo collaborazioni con istituzioni pubbliche e private, la Fondazione Prada, Dan Garby Koch, dal Museo del Novecento alla Triennale, dalla GAM al PAC“.

Ricciardi: ‘Artefiera? La nostra forza è Milano’


Dunque nulla da guardare o da invidiare ad altri, anzi. “L’anno scorso abbiamo intitolato l’edizione ‘Crescendo’ e quest’anno siamo a tutti gli effetti cresciuti perché arriviamo a quasi 180 gallerie, abbiamo raggiunto la doppia cifra con i premi, abbiamo due nuove sezioni curate, abbiamo una dozzina di curatori che vengono, abbiamo un nuovo programma di Tols, quindi tante cose che succedono dentro la fiera ma anche fuori perché- sottolinea Ricciardi- il tema dell’edizione 2024 è proprio ‘No time no space’, uscire dai nostri confini spaziali e temporali, sconfinando temporalmente nella settimana successiva della Milano Design Week, ma anche sconfinando a prima, diciamo così, dei canonici cento anni che abbiamo sempre raccolto e quindi andando anche a portare opere del primissimo Novecento, della fine dell’Ottocento”.



Presentato oggi nel suggestivo proscenio delle Gallerie d’Italia in piazza della Scala, il palinsesto si svilupperà attraverso due inedite sezioni, pensate come portali dimensionali o ideali macchine del tempo, con cui Miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini geografici e temporali, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione- no time no space– che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”. All’interno di Established, la sezione principale della fiera, in cui dialogano alcune delle più importanti realtà operanti a livello internazionale nei segmenti dell’arte moderna, contemporanea e del design, trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirval che propone 8 piccole mostre: dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli (ChertLüdde, Berlino) e Francesco Gennari (Ciaccia Levi, Parigi – Milano /ZERO…, Milano), ai progetti pensati per allargare gli orizzonti della fiera, come gli stand dedicati ad Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero, Torino), Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery, Harare – Victoria Falls).

E sempre all’interno di Established trova spazio anche Timescape, progetto espositivo a cura della fiera stessa, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di miart. Punto di partenza sarà il Primo Novecento, e le gallerie che vi partecipano presentano vere e proprie micro-esposizioni che arricchiscono la manifestazione con un approccio trans-storico e trasversale. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) che racconta il ritratto nell’ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica (Milano) dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento Italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su Futurismo e Aeropittura.


Numerose anche le opere commissionate appositamente per la ventottesima edizione di Miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena per Galleria Raffaella Cortese (Milano) o come la performance Thyself Agency di Luca de Leva che trasformerà lo stand di Pinksummer (Genova) in “un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto”, proponendo metodi di ricerca personale volti a scardinare automatismi comportamentali. Non mancano poi le mostre personali, come ad esempio i solo show dedicati alla ricerca pittorica di Tomasz Kowalski da Dawid Radziszewski (Varsavia) e di Lucy Stein da Galerie Gregor Staiger (Zurigo – Milano) oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra proposto da Mucciaccia Gallery (Roma – Londra – Cortina d’Ampezzo – Singapore) o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni da Marcorossi artecontemporanea (Milano – Verona – Torino – Pietrasanta – Roma).


Intesa Sanpaolo, main partner di Miart, presenterà nella propria area lounge la mostra “Io sono una forza del passato”, a cura di Luca Beatrice, per una riflessione sulla pittura contemporanea come dialogo tra nuovi orientamenti- che vedono sempre più l’adozione dell’artificiale e del digitale e la rinuncia del ‘fatto a mano’- e il recupero delle forme classiche del passato. Nello specifico poi, il ramo Private Banking del gruppo presenterà le proprie soluzioni con particolare attenzione sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l’arte un’opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio, come spiega il direttore generale Andrea Ghidoni.

Ghidoni (Intesa Sanpaolo): ‘Mondo dell’arte ha bisogno di professionalità fiscale’

“Il motivo per cui noi abbiamo degli specialisti interni alla banca che accompagnano i clienti del mondo dell’arte, è che questo è un mondo che li appassiona, è un mondo che attrae risorse, ma è un mondo che ha bisogno anche di professionalità”, afferma. “Ad esempio- precisa- la fiscalità è un aspetto molto importante, il piano successorio come trasferire queste opere d’arte alle generazioni successive è un aspetto molto importante”, ribadisce perché quello artistico “è un mondo che oltre alla passione necessita di professionalità per essere correttamente vissuta e soprattutto per investire correttamente i propri patrimoni”, e questa misura “rappresenta un asset class esattamente come le azioni e le obbligazioni”.


Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato dalla nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività. Da sottolineare infine come molti contenuti originali siano stati pensati come un ponte tra la settimana di Miart e la successiva Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie in cui arte e design si contaminano e si intrecciano a vicenda.

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