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“Forza Mafia” e “Democrazia collusa”, a Palermo spuntano finti manifesti elettorali

Sarebbero opera di un collettivo di artisti e studenti e riaccendono le polemiche sui ruoli assunti da due grossi nomi della politica siciliana, l'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri e l'attuale commissario della Dc nuova in Sicilia Totò Cuffaro

Pubblicato:20-05-2022 12:08
Ultimo aggiornamento:20-05-2022 13:49

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PALERMO – Manifesti ironici contro Forza Italia e la Democrazia cristiana comparsi nella notte nel centro di Palermo: riportano i simboli e i colori dei due partiti e le scritte ‘Forza Mafia’ e ‘Democrazia collusa’. Su altri manifesti si legge la scritta ‘Make Mafia Great Again’, ovvero ‘Facciamo la mafia di nuovo grande’, che riprende ironicamente lo slogan usato nella politica statunitense ‘Make America Great Again’.

I manifesti, che sarebbero opera di un collettivo formato da giovani artisti e studenti denominato ‘Offline Corporation’, riaccendono le polemiche sui ruoli assunti da due grossi nomi della politica siciliana, l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri e l’attuale commissario della Dc nuova in Sicilia Totò Cuffaro, nelle trattative per l’individuazione del candidato sindaco del centrodestra a Palermo, Roberto Lagalla. L’ex assessore regionale all’Istruzione ieri ha partecipato anche alla presentazione dei candidati della Dc nuova, che fa parte delle nove liste a suo sostegno, al Cinema Multisala Politeama.

MICELI: “LAGALLA HA VANIFICATO 30 ANNI DI ANTIMAFIA

“Ci abbiamo messo 30 anni di impegno e battaglie per scrollarci di dosso l’etichetta di capitale della mafia. Lagalla in un mese è riuscito a vanificare tutto, riabilitando personaggi come Cuffaro e Dell’Utri. Vergogna”. Lo scrive sui social il candidato sindaco del centrosinistra a Palermo, Franco Miceli, postando le foto dei finti manifesti elettorali apparsi oggi in città con i simboli di Forza Italia e della Democrazia cristiana con scritte che inneggiano alla mafia.


LAGALLA: “MANIFESTI OFFENSIVI, MICELI PRENDA LE DISTANZE”

“Comprendo le esigenze di copione elettorale del candidato di quella sinistra a cui faceva riferimento quell’antimafia di facciata oggi alla sbarra. Piuttosto che prendere le distanze dai vandali che hanno imbrattato la nostra città, denunciando le volgari illazioni contenute nei manifesti, si diletta ad additarmi come male assoluto di Palermo. L’ennesima caduta di stile da parte di chi, privo di contenuti e idee, tenta di delegittimare l’avversario politico pur di ottenere un briciolo di visibilità”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla, rispondendo all’avversario Franco Miceli che aveva postato sui social le foto dei finti manifesti elettorali con i loghi di Fi e Dc inneggianti alla mafia. “Chi ha affisso quei manifesti offensivi e denigratori è un mascalzone, un provocatore, un portatore sano di ignoranza – ha concluso Lagalla -. Vergogna”.

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