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Bonaccini: “Schlein non ha fatto errori finora, diamole tempo”

"Più che fare bilanci, è il momento di costruire una piattaforma programmatica alternativa a quella della destra"

Pubblicato:20-04-2023 11:09
Ultimo aggiornamento:20-04-2023 11:29

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ROMA – “Se sono contento dei nuovi organismi dirigenti del Pd? Ci sono persone che conosco benissimo, altre che proprio non conosco. Sono molto sincero: credo che la nuova segretaria aveva il diritto-dovere di comporre la segreteria esercitando la sua facoltà di scegliere, e le riconosco anche la comprensibile volontà di aprirla a persone che per la prima volta si cimentano con ruoli di prima responsabilità…. Giudicare adesso sarebbe un pre-giudizio, e dunque non voglio farlo. Un giudizio compiuto lo potremo dare solo dopo un po’ di tempo e di lavoro”. Con queste parole Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, si esprime sulle prospettive del centrosinistra nel giorno della prima direzione del Pd dall’elezione di Elly Schlein a segreteria, in una intervista pubblicata dal giornale “The Post Internazionale -Tpi” (diretto da Giulio Gambino).

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Bonaccini aggiunge: “Alla richiesta di condividere una gestione unitaria ho aderito con convinzione, perché quando prendi la maggioranza assoluta dei voti degli iscritti e quasi la metà dei voti degli elettori delle primarie non puoi fare lo spettatore, ma devi provare invece a dare una mano. Sono convito che è quello che si aspettano i nostri iscritti ed elettori. Elly è stata eletta soltanto due mesi fa e la nuova segreteria è insediata da pochi giorni. Diamole il tempo di poter lavorare a pieno regime. Dal mio punto di vista errori in questa prima fase non ne ha compiuti. Non mi sento né minoranza, né opposizione, l’ho chiarito fin da subito alla prima assemblea nazionale nella quale sono stato eletto presidente del Pd. La segretaria ha tenuto conto di alcune mie proposte, di altre no. Come è normale che sia, peraltro. La presenza in segreteria di donne e uomini che mi hanno votato è attorno al 25%, ma dopo le primarie avevo chiesto io per primo di toglierci le magliette delle rispettive mozioni e indossare tutti quelli del Pd, pertanto sarà sui temi e sulla qualità del dibattito che ci si confronterà, non su quote o percentuali”.


Il presidente del Pd spiega: “Durante il congresso dissi che ci aspettava una traversata nel deserto. La segreteria è stata nominata pochi giorni fa e la direzione si sta insediando. Più che fare bilanci, è il momento di costruire una piattaforma programmatica alternativa a quella della destra, sui problemi reali degli italiani: sanità pubblica, che il Governo sottofinanzia a vantaggio di quella privata mettendo in discussione un diritto universale; inflazione; contrasto alla precarietà e salario minimo legale; imprese, innovazione e crescita sostenibile. Perché cresca il consenso delle opposizioni e i problemi del Governo si riflettano sui partiti della destra è necessario far emergere un’alternativa possibile e credibile. Non è questione immediata ma il tema è questo. Credo che Elly Schlein parlerà di contenuti e proposte in direzione, da portare in parlamento e nella società. Cercare l’unità sulle cose da fare e un’agenda concreta centrata sulle priorità degli italiani. Ne indico due: sanità pubblica e buona occupazione, con l’introduzione del salario minimo legale, la riduzione della precarietà e il taglio massiccio del costo del lavoro, per aumentare le buste paga e sostenere le imprese che assumono a tempo indeterminato. È su questi temi che l’opposizione deve fare non solo una battaglia comune in parlamento e nel Paese, ma anche avanzare proposte credibili”.

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