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Taser ai ‘ghisa’ di Milano: sei mesi di sperimentazione per la Polizia locale

Gli agenti indosseranno una divisa con body cam che inizierà a registrare appena estratta l'arma

Pubblicato:20-02-2024 15:34
Ultimo aggiornamento:20-02-2024 15:34
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MILANO – Partirà dopo l’estate e durerà sei mesi la sperimentazione dell’utilizzo del taser– la pistola elettrica già in dotazione alla polizia di Stato- per 30 operatori della polizia locale di Milano, che a regime saranno 60. Lo ha detto il comandante dei ‘Ghisa’ Marco Ciacci, intervenuto con l’assessore alla sicurezza Marco Granelli in commissione sicurezza di palazzo Marino.

Ciacci ha precisato che al Comune è pervenuta una prima proposta commerciale, di poco superiore ai 30 mila euro, relativa all’acquisto di sei taser (modello “7” e non l’ultima versione “10” perché il “7” è già stato messo a regime dalla polizia di Stato, ndr) e che verranno provati per ora da due agenti in turno di giorno e uno la sera. Assieme alla pistola ad impulsi elettrici gli agenti indosseranno una divisa con body cam che inizierà a registrare appena estratta l’arma, “a tutela della verità” ha spiegato Ciacci e dell’effettivo svolgersi dei fatti in caso di controversie legali e sviluppi processuali degli interventi.

La scelta, ha spiegato il comandante, è legata al fatto che gli episodi più adatti a mettere in campo l’arma (che ha un forte effetto di deterrenza “appena viene estratta e si mostrano le scariche elettriche”) sono stati verificati di giorno e riguardano “aggressioni con arma bianca (coltelli ecc., ndr) verso terzi e nostro personale”. “Spesso basta estrarlo” il taser- ha aggiunto Ciacci- “per interrompere le aggressioni”. A fine 2024 verranno raccolti i risultati della sperimentazione che a regime per gli anni 2025 e 2026 verranno consegnati al personale più esperto dei nuclei radiomobile e “problemi del territorio”.


Nella formazione sull’utilizzo del taser verrà coinvolto anche personale Ats, per tenere sotto controllo anche gli eventuali effetti medici su soggetti con criticità di salute che potrebbero in astratto avere conseguenze neurologiche o cardiologiche una volta raggiunti dalle scosse elettriche. Una preoccupazione emersa negli interventi di alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra a palazzo Marino come Daniele Nahum del Pd, che ha chiesto lumi sull’intensità delle scosse trasmesse, o Marco Mazzei (Sala sindaco) che si sentirebbe più rassicurato dal fatto che durante la sperimentazione si acquisisse il parere di società mediche specializzate come quelle di aritmologia e cardiologia. Dubbi a cui Ciacci ha risposto rassicurando sul fatto che il taser lancia due dardi elettrici con microscosse da 5 a 6 ampere “quindi una corrente molto bassa, che non non dovrebbe interagire su chi ha problematiche cardiache”. Inoltre l’effetto di immobilizzazione della persona dura un massimo di 5 secondi, entro i quali gli agenti devono intervenire per bloccare fisicamente la persona che sta dando problemi di ordine pubblico. Anche la body cam non dovrebbe avere momenti bui di registrazione delle scene, perché lo strumento si attiva con 20 secondi di preregistrazione al solo gesto di estrarre il taser dalla fondina. L’arma è garantita 5 anni, ha precisato ancora Ciacci, che ha infine risposto indirettamente a Carlo Monguzzi dei Verdi che non ha nascosto il suo scetticismo sui compiti di sicurezza alla polizia locale. “Nella mia idea novecentesca dovrebbero occuparsene le tre polizie che già abbiamo”. “Siamo agenti di polizia giudiziaria”, ha ricordato al termine il comandante della locale milanese, “e i nostri compiti istituzionali su traffico e sicurezza urbana non ci esimono dall’intervenire. L’importante è usare la giusta proporzione” nell’utilizzo dei taser, classificati come vera e propria arma di offesa.

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