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Omicidio Saman Abbas, i genitori condannati all’ergastolo. Pena di 14 anni per lo zio

Sono stati condannati all'ergastolo i genitori di Saman Abbas, la 18enne uccisa nel 2021 per aver rifiutato le nozze combinate con un parente in Pakistan

Pubblicato:19-12-2023 18:45
Ultimo aggiornamento:20-12-2023 10:42
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saman abbas
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REGGIO EMILIA – Una condanna all’ergastolo per il padre Shabbar e la madre Nazia Shaeen (l’unica imputata ancora latitante) come chiesto dalla Procura, oltre alla interdizione della potestà genitoriale. E poi una pena di 14 anni di reclusione per lo zio Danish Hasnain che ha deciso di collaborare con la magistratura (contro i 30 chiesti dall’accusa). Assolti infine i cugini Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq (la richiesta di pena per loro era di 26 anni) nei confronti dei quali le prove dell’impianto accusatorio non hanno retto. È quanto deciso dai giudici della Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia nella sentenza di primo grado del processo (iniziato il 10 febbraio scorso) sull’omicidio di Saman Abbas, la 18enne di Novellara uccisa nel 2021 per aver rifiutato le nozze combinate con un parente in Pakistan. Tutti e cinque i familiari imputati, come aveva chiesto la Procura reggiana, sono stati assolti in relazione all’accusa di sequestro di persona.

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Il verdetto è arrivato nel tardo pomeriggio dopo circa cinque ore di Camera di Consiglio in cui i giudici- togati e popolari- si sono ritirati dopo aver ascoltato le controrepliche finali dei difensori e la versione del padre di Saman, che ha professato la sua innocenza. La scomparsa di Saman era stata resa nota il 24 maggio di due anni fa, quando la giovane era già sotto un metro e mezzo di terra, sepolta in un casolare in disuso a poche centinaia di metri da casa.


Era stata uccisa la sera del 30 aprile 2021 (morta per asfissia, secondo l’autopsia, conseguente alla rottura dell’osso ioide) ma i suoi resti sarebbero stati ritrovati, grazie allo zio che ha indicato dove scavare, solo il 19 novembre del 2022. L’inchiesta aperta per omicidio è stata costellata anche di operazioni all’estero, in Europa e non solo, per riportare in Italia gli imputati. Dai cugini fuggiti e ritrovati in Francia e Spagna fino al padre, estradato a settembre del 2023, con un’inedita operazione di collaborazione col Pakistan. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

SINDACO NOVELLARA “DELUSO PER ASSOLUZIONE CUGINI”

Saman “ha avuto giustizia”, ma la soddisfazione non è piena. Lo fa capire il sindaco di Novellara Elena Carletti che, commentando a caldo la sentenza di primo grado da poco emessa dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia, commenta: “Le sentenze si rispettano ma è chiaro che avevamo immaginato un quadro familiare di coinvolgimento molto più ampio. E tuttavia l’ergastolo ai genitori è in qualche modo un segnale forte”. Conclude Carletti: “Prendiamo atto e nei prossimi giorni continueremo a lavorare per essere sempre più pronti rispetto ad un tema che ci riguarda tutti e che richiede una attenzione e una formazione costanti, quando i casi sono di questa complessità”. I funerali di Saman a Novellara non sono ancora stati fissati. Al Comune che si è costituito parte civile nel processo, è stata assegnata una provvisionale di 50.000 euro. Il sindaco Carletti ha da tempo annunciato che conferirà a Saman la cittadinanza onoraria, mentre una petizione di oltre 10.000 firme chiede di riconoscerle anche quella italiana postuma.

ALLE PARTI CIVILI RISARCIMENTI PER 210.000 EURO

È di 210.000 euro l’ammontare dei risarcimenti disposti per le parti civili nella sentenza di primo grado per l’omicidio di Saman Abbas. In particolare la Corte ha respinto le richieste risarcitorie avanzate dall’ex fidanzato di Saman Saqib Aiub e dal fratello Ali Haider. Ha invece condannato i genitori e lo zio a rifondere 25.000 euro a ciascuna delle associazione Non da sola, Unione donne in Italia, Trame di terra e Differenza donna. Inoltre 10.000 euro alla Confederazione islamica italiana, lo stesso al Centro islamico d’Italia (Grande moschea di Roma) e all’Unione delle comunità islamiche italiane. Infine sono stati riconosciuti in 30 e 50.000 euro i danni riconosciuti all’Unione dei Comuni Bassa reggiana e al Comune di Novellara.

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