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Rinasce la fontana del Nettuno, venerdì Bologna in festa

Al restauro hanno lavorato 30 allievi della Scuola di alta formazione per restauratori dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro

Pubblicato:19-12-2017 15:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:00

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BOLOGNA – Venerdì la fontana del Nettuno tornerà a zampillare. Il restauro di uno dei monumenti simbolo di Bologna si è concluso e con l’avvio dello smontaggio delle impalcature di cantiere, a partire dal 12 dicembre, la figura imponente del Nettuno ha cominciato a riemergere dalla griglia di ponteggi che l’ha avvolta per un anno e mezzo. Subito cittadini, blogger e turisti l’hanno immortalata in tante fotografie che hanno cominciato velocemente a circolare sui social media e sui siti web.

La statua del Gigante e i bronzi della fontana, creati da Giambologna su progetto di Tommaso Laureti tra il 1563 e il 1565, sono tornati a mostrare la loro sontuosa ‘pelle’ e i loro più raffinati dettagli grazie al restauro realizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) nell’ambito di un progetto di recupero di ampio respiro promosso dal Comune di Bologna. L’Iscr, racconta il sito del prestigioso Istituto romano, ha portato in questo gruppo di lavoro le sue competenze e la sua doppia anima di istituto di ricerca di eccellenza nel campo della salvaguardia e del restauro e di Scuola di Alta formazione per restauratori di beni culturali. Sì, perché sono stati proprio oltre trenta allievi della Saf delle due sedi di Roma e di Matera a intervenire con il grande entusiasmo della loro giovane età a curare gli interventi di restauro delle 37 sculture monumentali in bronzo e dell’insieme delle superfici lapidee del monumento con più cantieri didattici estivi.


Il progetto ha visto al lavoro per lunghi mesi un gruppo multidisciplinare composto, oltre che dagli esperti dell’Iscr, da specialisti dell’Università di Bologna, per la diagnostica, le problematiche strutturali e il ripristino dell’impianto idraulico, e dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Informazione (Isti) del Cnr che ha messo a punto un innovativo sistema informativo per la documentazione e la gestione delle informazioni relative al life cycle della fontana.


Dopo una prima fase di indagini che hanno portato all’individuazione di diversi elementi di criticità dovuti alla presenza di consistenti processi di corrosione dei metalli e di alterazioni dell’aspetto delle parti lapidee causate da precedenti interventi, docenti, tutor e studenti della Saf Iscr si sono messi al lavoro per restituire alla fontana del Nettuno le qualità formali che aveva da tempo perduto e per garantirne l’adeguata conservazione nel tempo. Il completamento dei lavori è stato realizzato dai restauratori del consorzio Re.Co. per i bronzi e della ditta Leonardo per i materiali lapidei.

Il restauro della fontana del Nettuno, la realizzazione del nuovo impianto idraulico e il recupero degli ambienti sotterranei di servizio alla fontana sono stati resi possibili grazie alla collaborazione di semplici cittadini, che hanno risposto all’appello del quotidiano Il Resto del Carlino, ma soprattutto grazie alla somma ingente di quasi 550mila euro raccolta dal Comune di Bologna con le erogazioni liberali previste dalla legge Art Bonus. Venerdì 22 dicembre alle 13 verrà riattivato l’impianto idrico e la fontana tornerà a zampillare, dando inizio ai festeggiamenti cittadini.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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