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Mentre i partiti litigano per fortuna i giovani creano nuove imprese

L'editoriale del direttore Nico Perrone

Pubblicato:19-11-2021 18:33
Ultimo aggiornamento:22-11-2021 08:02

draghi imagoeconomica
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ROMA – La manovra di bilancio ha cominciato il suo viaggio parlamentare e la navigazione non si annuncia tranquilla. Ieri in Senato il Governo è andato sotto due volte sul decreto sulle capienze nei trasporti, con Lega, Forza Italia e Italia Viva insieme a Fratelli d’Italia dell’opposizione unite nell’approvare le modifiche che l’esecutivo non voleva. La vicenda è stata subito derubricata a cosa minore, senza significato, ma per molti è comunque un segnale d’allarme, sulla possibilità che salti l’accordo tra i partiti di maggioranza.

Altra prova la ‘patata bollente’ della riforma del fisco con gli 8 miliardi di euro da indirizzare. Ancora non c’è idem sentire, anzi si registrano opposte vedute: il centrosinistra che vuole dare soldi a tutti i cittadini riducendo l’Irpef, il centrodestra che li vuole indirizzare verso le imprese e per abbassare l’Iva. Oggi una prima annusata tra le parti e la decisione di rinviare la riunione a lunedì, con il ministro dell’Economia chiamato alla lavagna per illustrare alcune simulazioni.

Da registrare, a livello politico, oltre ai contrasti sulla manovra, la tensione crescente tra M5S e l’alleato Pd. Il presidente incaricato, Giuseppe Conte, uscito sconfitto dalle nuove nomine in Rai, è sotto tiro, esponenti ‘grillini’ di primo piano lo criticano, parlando di debolezza e lamentano la mancanza di strategia. Addirittura, sulla nomina del relatore comune del centrosinistra sulla manovra di bilancio, i ‘grillini’ si sono subito messi di traverso e mandato all’aria la possibilità di indicare Vasco Errani (Leu), alzando ancora di più lo scontro interno.


Da stasera poi prende il via la Leopolda di Matteo Renzi, ed anche da Firenze ci si aspettano bordate contro il segretario del Pd, Enrico Letta e lo stesso Conte, che sotto sotto starebbero tramando con Salvini e Meloni per far saltare il tavolo del governo e arrivare presto ad elezioni anticipate, ed eleggere a loro immagine e somiglianza i nuovi gruppi parlamentari.

Mentre i partiti litigano, per fortuna ci sono giovani italiani innovatori che si danno da fare per rilanciare il nostro Paese, creando nuove imprese che non solo danno lavoro ma aiutano a vivere in un mondo più sicuro e pulito, con soluzioni a misura di cittadino. Come Fagoterapia Lab, start up pisana, vincitrice del premio Cambiamenti 2021, il contest Cna che premia il pensiero innovativo delle nuove imprese italiane. Quest’anno è andata in scena la quinta edizione, con 1.026 aziende candidate.

Fagoterapia Lab, che si è aggiudicata il primo premio, mira a sviluppare nuovi trattamenti efficaci contro le infezioni causate da batteri resistenti agli antimicrobici, che rappresentano una minaccia globale a causa degli elevati tassi di mortalità e morbilità. I prodotti di Fagoterapia Lab utilizzano soluzioni basate su batteriofagi, cioè virus naturali totalmente innocui per l’uomo, che distruggono in modo selettivo ed esclusivo i batteri, favorendo la rapida guarigione del paziente.

Al secondo posto Re Learn, azienda torinese, che ha creato ‘Nando’, cestino della spazzatura intelligente capace di gestire da solo la raccolta differenziata grazie all’intelligenza artificiale. Terzo premio ad Aequor per il suo ‘smart sanitary’, un wc in grado di fare l’esame delle urine.

Da Torino a Ragusa, le giovani e ambiziose imprese hanno svelato i loro progetti: dal biomedicale al design, dal turismo all’economia circolare. Ecco allora scarpe fatte con bucce d’arancia; una biopelle ricavata dai cactus; imballaggi fatti coi pop corn; un cerotto assorbibile che raddoppia la velocità di guarigione già in uso sugli animali; dei tavolini ultra regolabili per lavorare oggetti dalle forme più diverse e irregolari; un telepass per i mezzi pubblici che potrebbe eliminare biglietti e abbonamenti cartacei. Per fortuna che questi giovani innovatori, di cui parlano in pochi, non si arrendono, non portano all’estero le loro creazioni ma hanno deciso di crescere qui con tutti noi. E meno male.

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