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Milano, la vertenza Immobiliare.it arriva in Comune: “Licenziamenti mascherati”

Ma l'azienda non si presenta, scatenando le dure proteste della maggioranza che annuncia una mozione in sostegno ai lavoratori

Pubblicato:19-10-2022 20:23
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 20:23

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MILANO – Donne con bambini, caregiver, lavoratori disabili e iscritti al sindacato. Sono questi, secondo i sindacati, i profili dei 48 lavoratori di Immobiliare.it, tra cui 35 donne, che hanno ricevuto un’ordine di trasferimento da Milano a Roma a partire dal 2 novembre, pena il licenziamento. Trasferimenti che, denunciano le sigle sindacali durante la commissione Lavoro del comune di Milano, sarebbero in realtà dei “licenziamenti mascherati”. Una commissione che, però, si è svolta senza contradditorio, visto che l’azienda ha scelto di non partecipare.

A descrivere i contorni dell’operazione di Immobiliare.it è il delegato della Filcam Cgil Lorenzo Masini, che ricorda come “durante l’audizione in Regione, i rappresentanti dell’azienda hanno parlato di ‘operazione chirurgica’”. Secondo il delegato della Cgil, quindi, i lavoratori che hanno ricevuto l’ordine di trasferimento sarebbero stati scelti “in maniera scientifica” per essere licenziati, “aggirando le normative esisteni”.

Per Masini “l’azienda si è inventata un istituto che non esiste nel nostro ordinamento, come il trasferimento collettivo”. Nel nostro ordinamento, infatti, “esistono i trasferimenti individuali, che pongono in capo all’azienda l’obbligo di spiegare le ragioni organizzative e produttive per cui devono trasferirsi”. Ma i lavoratori trasferiti non cambieranno mansioni, perché “faranno le stesse cose dei colleghi romani e milanesi. La sede di Milano non chiude e le persone faranno le stesse cose, lavorando sempre in remoto con pc e cuffie”.


Se, sostengono i sindacati, il trasferimento non avviene per necessità produttive, è da escludere anche che Immobiliare.it abbia necessità di ridurre i costi. Masini parla infatti di “un’azienda in continua crescita di fatturato, controllata al 100% da un fondo in Lussemburgo e talmente ricca che nel 2021 ha staccato una cedola di 25 milioni di euro per questo fondo”.

I sindacati hanno già fatto ricorso contro queste azioni e “le udienze inizieranno a breve”, ma a questo fronte i confederali sono pronti ad aggiungerne un altro: quello di “una vertenza per comportamento antisindacale, anche perché quelle persone individuate in maniera ‘chirurgica’ costituivano il 95% delle persone iscritte al sindacato”.

Un atteggiamento ostile nei confronti del sindacato testimoniato anche dai delegati aziendali della Fisascat Cisl, che si dicono “sicuri e certi che il provvedimento sia stato fatto non per esigenze aziendali ma per scelte specifiche sulle persone da allontanare. Noi- aggiungono i rappresentanti dei lavoratori- veniamo da anni in cui, da quando il sindacato è entrato in azienda, stiamo subendo il loro disappunto. Hanno fatto pressioni sulle persone affinché si disiscrivessero dal sindacato e, chi lo ha fatto, è stato ritrasferito dal secondo piano (quello dove, nel corso dell’ultimo anno, sono stati raggruppati i lavoratori destinatari del provvedimento di trasferimento, ndr) al quarto piano, dove lavoravano fino allo scorso anno”.

“Questa accoppiata di cose- conclude Masini- fa sì che la vicenda abbia contorni oscuri. Questa vertenza noi la vinceremo, ma lascerà chiaramente uno strascico, perché è un precedente pesante che Milano non si può permettere”.

RABBIA MAGGIORANZA CONTRO IMMOBILIARE.IT: PRESTO MOZIONE

La vertenza dei lavoratori di Immobiliare.it arriva al comune di Milano, ma l’azienda non si presenta in commissione e i consiglieri di maggioranza annunciano una mozione per protestare contro questo “sgarbo istituzionale” e impegnare il sindaco e la giunta a prendere una posizione netta “in difesa dei lavoratori”. È questo quanto emerso dalla commissione Lavoro di Palazzo Marino di questo pomeriggio, nella quale i sindacati hanno lanciato dure accuse nei confronti dell’azienda.

Ma, più che sul merito della vicenda, “per la quale- spiega l’assessora al lavoro Alessia Cappello- il Comune non ha una competenza diretta”, gli interventi dei consiglieri si sono concentrati sul rifiuto di Immobiliare.it di partecipare alla commissione. Un rifiuto che i sindacalisti spiegano con la volontà dell’azienda di “nascondere la situazione: non hanno voluto fare questo incontro perché è pubblico. In Regione sono venuti, ma solo dopo aver ottenuto che l’incontro fosse a porte chiuse”.

“Uno sgarbo istituzionale da parte dell’azienda, che vuole mandare un messaggio di totale disinteresse nei confronti della città di Milano”, commenta il consigliere Marco Mazzei della lista Beppe Sala sindaco che, analizzando le motivazioni già espresse da Immobiliare.it, parla di “una grandissima presa in giro”.

“Ma questi come si permettono di non partecipare ad una commissione comunale?”, attacca invece il consigliere Pd Daniele Nahum, che definisce “arrogante” la mail con la quale l’azienda ha risposto alla convocazione da parte del consiglio e accusa Immobiliare.it di aver commesso “un grandissimo sgarbo nei confronti di tutta la città”.

“Io- aggiunge Nahum supportato da altri consiglieri dem- chiedo che il comune di Milano, a livello di giunta e consiglio, prenda una posizione netta a difesa dei lavoratori. Serve una precisa posizione del sindaco, per questo presenteremo una mozione in Consiglio”.

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