
ROMA – Era settembre 2018, Mahmood pubblicava il suo primo EP, “Gioventù Bruciata”, e forse non immaginava che – da un momento all’altro – sarebbe cambiato tutto.
Anni di gavetta a scrivere pezzi per altri artisti, un passaggio a X Factor (era la sesta edizione e Alessandro partecipava nella categoria 16-24 capitanata da Simona Ventura) e un Sanremo Giovani non vinto nel 2016. “Gioventù Bruciata” era così un altro tassello del puzzle, seppur molto importante.
Nove mesi dopo, Mahmood ha molto da raccontare: la vittoria a Sanremo Giovani, quella a Sanremo, un EP diventato disco e un suo tour in giro per l’Italia.
Diregiovani l’ha incontrato a Roma, subito dopo le prove del suo primo concerto nella Capitale. Un live ancora più speciale per la location scelta: il Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. Uno sfondo, forse, non usuale per un concerto, ma perfettamente in linea con l’attitudine di Mahmood a fondere la musica con le arti visive. I videoclip e la stessa copertina di “Gioventù Bruciata” (in parte ispirata a un film di James Dean) ne sono la prova.
Il cantautore così ha aperto “Estate al Maxxi”, il fitto calendario di eventi che tra giugno e luglio animeranno gli spazi del museo. In programma tante serate dedicate alla musica, alla cultura, al cinema e alla lettura. Le arti si intrecciano e chiamano il pubblico a raccolta affinché la piazza del Maxxi diventi sempre più dei cittadini.
“Sono molto felice di cantare in questo contesto”, ha raccontato a Diregiovani Mahmood prima dell’esibizione. “Avevamo gia’ scelto tempo fa di volere fare il concerto qui. È una cosa nuova, mai fatta prima. A me piace fare questi mix tra arti visive e musica”, ha spiegato. In giornata,Mahmood ha anche visitato gli spazi del museo, invitando i suoi fan a farlo: “È una bomba”.
Un mese dopo la partecipazione all’Eurovision Song Contest di Tel Aviv, Mahmood non ha ancora realizzato tutto quello che è successo. “Mi servirebbe un bel mese libero per capire tutto quello che sta succedendo”, ha ammesso. “Tante cose, tutte subito ma ripensandoci farei ovviamente tutto per arrivare fino a qui”, ha aggiunto. “È un lavoro che dura da anni, ci ho messo tutto me stesso e continuerò a farlo”, ha assicurato.
Un condizionale d’obbligo visto che il 26enne non ha mai smesso di scrivere e registrare e presto potrebbe uscire qualcosa di nuovo. Tanto per cominciare un singolo, che dovrebbe vedere la luce gia’ nei prossimi mesi.
Mahmood non può che chiudere l’anno in maniera positiva: “La cosa che mi piace è che il lavoro è aumentato. Ogni giorno faccio quello per cui ho sempre lottato con molta facilità e quindi questa cosa è la mia preferita dei cambiamenti”.
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