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“Al momento dobbiamo capire che la zona in cui è avvenuto l’attentato è sotto il controllo delle autorità tunisine, che hanno lavorato tutta la notte all’identificazione delle vittime. Ieri nella tarda serata si era parlato di 4 vittime italiane, in realtà due probabilmente sono feriti, più due dispersi. I dati ufficiali li daremo solo quando avremo notizie ufficiali. Alla fine purtroppo è possibile che il bilancio sia di 4 vittime italiane e una dozzina di feriti”. E’ quanto ha annunciato questa mattina, Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, parlando del bilancio dell’attentato di ieri a Tunisi.
“La strage di Tunisi- ha aggiunto Gentiloni- ha molto a che fare con la strage di Parigi. Non dobbiamo trarre conclusioni di tipo allarmistico o irragionevole, ma on c’è dubbio che la minaccia terroristica sia aumentata. Noi dobbiamo fare la nostra parte, finora non abbiamo prove di commistione tra fenomeno migratorio e terrorismo, ma nessuno può escluderlo. Non siamo alla massima allerta, perché non ci sono notizie di minacce dirette per l’Italia, ma siamo alla pre-allerta massima. Ci vuole vigilanza sulle frontiere, ci vuole controllo anche all’interno, ma dobbiamo farlo senza isteria e senza rinunciare alla nostra libertà. Per questa oscena propaganda estremista Roma è un simbolo, è l’idea dell’occidente. Il terrorismo lo combattiamo in tante forme da tanto tempo, ma non si può dire che il nostro paese è in guerra”.
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