TRIESTE – “La situazione è sotto controllo, ma bisogna rispondere a una percezione di insicurezza dei cittadini“. Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani intervenendo sul tema dei flussi migratori e dei controlli.
“Nella nostra regione è attivo un Tavolo permanente al quale – ha spiegato Serracchiani – siedono i prefetti, i questori e l’assessore regionale Gianni Torrenti. Il monitoraggio della situazione è costante e i dati raccolti ci dicono che il numero di reati è diminuito in tutte le province anche se è aumentata la presenza di stranieri“.
“Eppure – ha puntualizzato – il livello di guardia rimane alto e il presidio è continuo. E in ogni caso le regole valgono per tutti e si applicano senza sconti anche agli stranieri: chi delinque paga. La presenza di forze dell’Ordine è stata rafforzata, soprattutto nelle stazioni ferroviarie e in tutti i luoghi dove c’è un maggiore concentrazione di migranti”.
E se per alcuni il problema sicurezza andrebbe risolto con la chiusura dei confini, la presidente del Friuli Venezia Giulia avverte: “la sospensione di Schengen tra Paesi membri non è una soluzione, poiché non ferma il flusso dei migranti. Dovrebbero invece iniziare al più presto i ricollocamenti a livello europeo e contemporaneamente l’Europa dovrebbe farsi carico sul serio del controllo delle frontiere esterne a Schengen”.
“Inoltre, ha aggiunto Serracchiani, dal momento che muri e barriere creano tensione, servono anche soluzioni lungimiranti e di ampio raggio: “per ogni euro investito in sicurezza è giusto spendere anche un euro per la cultura. E dovremmo iniziare dai luoghi a rischio degrado”, ha concluso la presidente della Regione.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it