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Covid, Croce Rossa Napoli: “Boom ambulanze abusive e rischio infiltrazioni criminali”

Richieste cifre esorbitanti: dai 400 euro per un trasporto molto breve a 1000 euro per trasporti comunque urbani o suburbani

Pubblicato:18-11-2020 16:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:35

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NAPOLI – “Ci sono ambulanze che non hanno i requisiti adeguati. Sono associazioni improvvisate rispetto a grandi organizzazioni come può essere la Croce rossa. La gestione è spesso affidata a personaggi particolari che in alcuni casi fanno parte della bassa manovalanza della criminalità organizzata napoletana. Sono anni che lo denunciamo, con esposti alla procura e alle autorità, invece con l’emergenza Covid ci sono chiaramente più richieste di intervento e questa situazione è peggiorata, si è ulteriormente aggravata. Le infiltrazioni criminali in alcune aree persistono”. Lo denuncia all’agenzia Dire il presidente della Croce Rossa di Napoli Paolo Monorchio. Molte di queste associazioni “non hanno autorizzazioni sanitarie – sottolinea -, non dispongono di personale qualificato, non hanno alcun requisito che viene richiesto e che è invece previsto per le ambulanze e per il personale che deve occuparsi del soccorso. Si improvvisano trasportatori”. Monorchio considera “inaccettabili” le cifre che vengono richieste da questi privati per il trasporto dei pazienti e parla di una speculazione in atto ai danni dei cittadini campani.

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“Richiedono cifre esorbitanti: partiamo dai 400 euro per un trasporto molto breve e arriviamo anche a 1000 euro per trasporti comunque urbani o suburbani. Sono prezzi inaccettabili”. Il presidente della Croce Rossa chiede alle autorità di “verificare le autorizzazioni e i requisiti del personale a bordo di questi mezzi: nessuno si può improvvisare soccorritore”. La Croce Rossa di Napoli ricorda che le numerose denunce sporte in epoca pre Covid non hanno prodotto risultati “nonostante – racconta Monorchio – questi mezzi fossero presenti perfino davanti a grandi ospedali napoletani come il Cardarelli e il Loreto Mare. Alcune persone ci impedivano di sostare fuori ai nosocomi. Ancora oggi in diversi ospedali ci sono dei bigliettini da visita o adesivi di associazioni con ambulanze private disponibili h24. Capisco che ci siano molte persone anche disperate in questo momento di difficoltà, sono qui a Napoli come in tante altre città italiane, ma nelle altre regioni queste cose non succedono. Servono maggiori controlli e chiediamo alle autorità di intervenire”. 


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