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Crollo Esselunga, il governo apre a “norme più incisive”. Schlein: “Stop al Far west nei subappalti”

Il ministro Marina Calderone in visita al cantiere del supermercato Esselunga dove venerdì si è verificato il crollo che ha ucciso cinque operai: "Se sarà necessario inasprire le sanzioni si farà"

Pubblicato:18-02-2024 15:49
Ultimo aggiornamento:19-02-2024 15:42

crollo esselunga
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FIRENZE – “In questo momento bisogna guardare a ciò che è successo con grande rispetto. Noi faremo e stiamo facendo tutti i controlli necessari. Certamente se c’è da intervenire anche per rendere ancor più incisive le norme si farà. La mia presenza qui dice che il governo c’è, non si sottrae a questo tema”. Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali lo dice visitando il cantiere della strage di Firenze, in diretta su RaiNews24.

Il Pd intanto, per bocca di Elly Schein, chiede al Governo di “prendere misure che estendano le tutele del Codice degli appalti al settore privato” di correggere “gli errori” commessi, ovvero aver “permesso il far West del subappalto a cascata dentro agli appalti pubblici. Noi chiediamo di fare il contrario, di riuscire invece ad estendere anche al privato le tutele previste nel Codice degli appalti pubblici”.

“SERVONO PIU’ PREVENZIONE E CULTURA SICUREZZA”

“Se sul tema della sicurezza è necessaria anche un’ulteriore riflessione noi non abbiamo assolutamente nessuna preclusione, ma si deve tener conto che uno dei temi che a volte resta sullo sfondo è quello della prevenzione e della cultura della sicurezza”, dice ancora Calderone, oggi impegnata in un sopralluogo nel cantiere della strage di Firenze, in diretta su RaiNews24.
“Il lavoro sulla sicurezza è molto più ampio e attiene anche alla comprensione di cosa vuol dire oggi investire in una vita sicura. Parliamo dei cantieri ma ci sono molti altri ambiti in cui l’attenzione per la sicurezza non è prioritaria e non è percepita come un bene primario”, avverte Calderone.


Se ci sono delle norme che sono state violate sarà assolutamente sanzionato, evidenziato, punito come deve essere, e se sarà necessario inasprire le sanzioni si farà“. Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali lo dice visitando il cantiere della strage di Firenze, in diretta su RaiNews24.
“Avevo bisogno di venire qui anche perché bisogna comprendere o cercare di capire in che modo le norme, ciò che scriviamo e facciamo, poi possa esser davvero utile e efficace per situazioni come queste”, dice Calderone.

Valutiamo tutto quello che serve per rendere ancora più incisiva l’azione nei confronti del contrasto a tutte le forme di irregolarità nella gestione di rapporti di lavoro“, prosegue Calderone. “Abbiamo già un apparato normativo che prevede una sistema di sanzioni, come stabilisce il Codice penale, che attengono anche alle fattispecie dell’omicidio colposo e dell’omicidio colposo plurimo”, ricorda Calderone.

“NEL 2023 PRESO SERVIZIO CIRCA 850 NUOVI ISPETTORI, SE NE SERVONO ALTRI LI CHIEDEREMO”

Sul fronte dei controlli sulla sicurezza “per quanto riguarda gli ispettori sul lavoro, soprattutto con riferimento agli ispettori con qualifica tecnica nel corso del 2023 hanno preso servizio circa 850 nuovi ispettori con tale caratteristica. Questo consentirà all’Ispettorato nazionale del lavoro la possibilità di aumentare il numero delle ispezioni sulla sicurezza del 40%. Per noi è importante: è evidente che se c’è da incrementare il numero degli ispettori e scorrere le graduatorie è una delle cose che chiederò in Consiglio dei ministri”. Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali lo dice visitando il cantiere della strage di Firenze, in diretta su RaiNews24.

“ANCORA PRESTO PER CAPIRE DINAMICA INCIDENTE”

“C’è da comprendere la dinamica dell’incidente, credo sia ancora molto presto per avere le idee chiare su quello che è successo, si fanno tante valutazioni e ricostruzioni, lasciamo lavorare le autorità, i Vigili del Fuoco, gli ispettori del lavoro, i carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro (NIL). Sono tutti attivi e stanno facendo in modo di comprendere al meglio le dinamiche”, dice ancora il ministro Calderone a Firenze, intervistata da RaiNews.
Anche sui permessi di soggiorno “le indagini sono in corso” e “credo si debba aspettare l’autorità giudiziaria che sta facendo le sue valutazioni e analisi”, dice Calderone.
“Commentiamo una vicenda tristissima e che ancora non è chiusa, abbiamo ancora da ritrovare una persona“, conclude il ministro, “stiamo verificando la possibilità di incontrare i familiari, ma la mia presenza sta a testimoniare che il governo c’è”.

SCHLEIN: “ESTENDERE TUTELE CODICE APPALTI A PRIVATI”

Come Pd “chiediamo che il Governo prenda misure che estendano le tutele del Codice degli appalti al settore privato. Solo così noi potremo fare un passo avanti a garanzia di lavoratrici e lavoratori e mettere fine ad una concorrenza a ribasso fatta sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori. Questa è una questione per noi essenziale e fondamentale”. La segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein, lo dice in un punto stampa a Vasto (Chieti), dopo aver ricordato l’incidente sul lavoro di Firenze: “ci stringiamo alle famiglie dei lavoratori morti ma il cordoglio non basta”.
Schlein chiede al governo di “adottare delle misure che, riparando agli errori che hanno commesso, perché hanno permesso il far West del subappalto a cascata dentro agli appalti pubblici. Noi chiediamo di fare il contrario, di riuscire invece ad estendere anche al privato le tutele previste nel Codice degli appalti pubblici”.
Più nello specifico, “chiediamo che sia esteso quindi il divieto di fare il ribasso sul costo del lavoro e sui costi legati alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Chiediamo che si estenda anche al privato l’obbligo di utilizzo del contratto edile. Attenzione: il contratto firmato dalle associazioni più rappresentative non il contratto più applicato o magari contratti pirata firmati da organizzazioni che non sono realmente rappresentative”, prosegue la segretaria Dem.
E infine “chiediamo che ci sia una parità normativa e retributiva tra l’appalto e il subappalto perché coloro che lavorano in quei sub appalti non sono lavoratrici e lavoratori di serie B, non devono avere meno tutele, non devono avere meno diritti e non devono lavorare in condizioni di minore sicurezza. Questo non è accettabile”, afferma Schlein.

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