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Simit: “Fare rete è fondamentale per gestire le prossime emergenze infettivologiche”

“La disponibilità di fondi dedicati provenienti dal Recovery Fund saranno decisivi nel recupero dai danni subiti finora", sottolinea il presidente Marcello Tavio

Pubblicato:17-12-2020 11:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:56
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BOLOGNA – A conclusione del XIX Congresso SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, presieduto dal Prof. Pierluigi Viale e dal Dott. Francesco Cristini, le dichiarazioni del Dott. Marcello Tavio, Presidente SIMIT, in merito alle conseguenze della pandemia da COVID-19 in termini sanitari, sociali ed economici.

E’ innegabile l’impatto dirompente che il Coronavirus stia determinando al sistema, non solo sanitario, ma anche sociale ed economico. E’ chiaro che non sarà possibile uscire dalla situazione di estrema criticità che si è determinata, senza notevoli investimenti, in tutti i campi entrati in sofferenza. In questo senso, la disponibilità di fondi dedicati provenienti dal recovery fund saranno decisivi nel recupero dai danni subiti finora, ma rappresenteranno anche un’occasione imperdibile per migliorare il sistema nel suo complesso.

Se sapremo gestire oculatamente questi fondi aggiuntivi potremmo offrire al sistema una permanente capacità di risposta a futuri e non improbabili eventi catastrofici di tipo infettivo e diffusivo. In questa opera – di proporzioni senza dubbio titaniche, visti i danni prodotti dalla pandemia da COVID19 — la parola chiave è RETE. In particolare, tutti gli esperti si sono trovati d’accordo sulla necessità di stabilire più stretti e proficui rapporti fra ospedale e territorio, in modo da garantire a tutti i pazienti, indipendentemente dalla collocazione, il livello di sicurezza e adeguatezza delle cure che non sempre è stato garantito nel corso di questa pandemia.


Le altre parole chiave saranno tempestività e accuratezza delle diagnosi, centralizzazione del paziente con necessità di trattamento ospedaliero, supporto al domicilio da parte di specialisti d’area perfettamente coordinati con i MMG, protocolli condivisi, telemedicina. Sarà importante un infettivologo del territorio, sia che insista sull’ospedale di rete che sull’ambulatorio del MMG o altri centri nevralgici periferici, in quanto potrebbe offrire un plus di competenza specifica oltre che un canale preferenziale con la struttura infettivologico di cui è emanazione.

In conclusione, la SIMIT, che è essa stessa una rete di Strutture infettivologiche grandi e piccole, offre la sua piena disponibilità a fare rete con le altre Società scientifiche e tutti gli attori potenzialmente coinvolti sotto la regia delle Istituzioni nazionali e regionali competenti; questa pandemia dimostra chiaramente che solo così si può cercare di controllare la pandemia, invece che subirne la dinamica e le conseguenze”.

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