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I geologi: “A Bardonecchia un fiume di fango e detriti ogni 7-8 anni”

"Inserire almeno un'ora di educazione ambientale obbligatoria a scuola"

Pubblicato:17-08-2023 16:36
Ultimo aggiornamento:17-08-2023 16:36
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bardonecchia
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ROMA – I geologi della Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea) sono oggi a Bardonecchia, paese in provincia di Torino, dove nella serata del 13 agosto un’onda di acqua e fango ha travolto il centro abitato. “Dobbiamo inserire almeno un’ora di educazione ambientale obbligatoria in tutte le scuole d’Italia. In questo modo le nuove generazioni avranno maggiore consapevolezza. Di eventi simili a Bardonecchia ne abbiamo avuti 13 in 100 anni. La conca di Bardonecchia è storicamente molto esposta a questa categoria di processi torrentizi, tipicamente in estate quando le precipitazioni avvengono in forma liquida anche ad alta quota. Si hanno notizie di colate detritiche addirittura del 20 giugno 1734 o dell’agosto 1865. A partire dall’inizio del XX secolo- ha affermato il geologo Fabio Luino, Coordinatore Nazionale sul Rischio Geo-Idrogeologico della Sigea- vi sono documenti storici che descrivono un evento del luglio 1914, uno del settembre 1920, dell’agosto 1934, del settembre 1947, poi ancora del 1949, 1951, 1954, 1955, 1957, agosto 1997, agosto 2004, luglio 2006, mentre l’ultimo grave in ordine di tempo fu del 7 agosto 2009. Insomma, il torrente con una certa frequenza (in media ogni 7-8 anni) si manifesta con una colata detritica. Gli eventi antecedenti il boom economico colpivano però una Bardonecchia avente un’area abbastanza limitata, ancora molto legata al nucleo storico. Ma a partire dalla metà degli anni ’50, Bardonecchia si espanse in maniera incontrollata occupando anno dopo anno praticamente tutti i conoidi alluvionali formati dai 4 torrenti che si uniscono nell’abitato”.

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