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Europee, Bonaccini: “Renzi punta al quorum, Meloni vuole un referendum su se stessa”

Il "Governo non riesce a realizzare le promesse", quindi Giorgia Meloni si candida "per avere un referendum su se stessa". Bonaccini parla di elezioni europee e di Vannacci dice: "Destra estrema, idee vergognose"

Pubblicato:02-05-2024 14:04
Ultimo aggiornamento:02-05-2024 15:42

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BOLOGNA – Matteo Renzi e Carlo Calenda si candidano alle europee “per cercare di superare il quorum”. Elly Schlein “per dare una mano al Pd” a ottenere voti. E Giorgia Meloni lo fa “per cercare un referendum su stessa”, visto che intorno a sè “ha un Governo che non riesce a realizzare le promesse”. A dirlo è Stefano Bonaccini, presidente uscente della Regione Emilia-Romagna e capolista per il Pd nel collegio Nord-Est alle prossime europee, questa mattina ospite della trasmissione ‘L’Aria che tira’ su La7. L’ultimo in ordine di tempo a ufficializzare la sua candidatura alle europee è stato Renzi, nella lista Stati Uniti d’Europa.

I leader si stanno candidando perché è evidente che la loro presenza può portare e aggiungere voti ai propri partiti– commenta Bonaccini- c’è chi lo fa come Renzi e Calenda per superare il quorum, chi come Schlein per dare una mano al Pd ad avere più voti possibili e chi come Giorgia Meloni lo fa per cercare un referendum su se stessa, avendo intorno un Governo che non riesce a realizzare le promesse fatte e visto anche l’andamento economico non favorevole. Perché fra tre anni saremo di nuovo i peggiori in Europa per crescita economica, mancano del tutto politiche industriali”.

“VANNACCI È DESTRA ESTREMA CHE VUOLE DISTRUGGERE UE”

Il generale Roberto Vannacci “rappresenta un’idea di destra estrema, radicale e sovranista che per la prima volta potrebbe andare a governare l’Europa, dopo aver lavorato per decenni per distruggerla. Per questo sono così importanti queste elezioni”, dice ancora Bonaccini, presidente uscente della Regione Emilia-Romagna e capolista Pd nel collegio Nord-Est, dove lo stesso militare è in campo per la Lega. “Vannacci ha definito statista Mussolini, che è stato alla guida di un regime assassino- attacca Bonaccini- è una cosa che dovrebbe far provare vergogna. Lo dico dopo aver celebrato il 25 aprile: vedo che non riescono a dire la parola antifascista, che invece ci dovrebbe accomunare tutti”.
Vannacci, insiste Bonaccini, “ha un’idea del mondo in cui il colore della pelle, la religione che si professa, il Paese di provenienza e persino la disabilità sono da dividere e separare. Questo per me è aberrante. Io invece voglio portare in Europa il meglio dei valori di democrazia, pace e giustizia sociale”. Il presidente Pd aggiunge: “Noi l’Europa la vogliamo cambiare, non distruggere. La felpa ‘No Euro’ non la indossavo mica io”.


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