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La pubblica amministrazione: tra capro espiatorio e stipendio migliore

Alla Tavola Rotonda 'Giovani e futuro' proposta da INPS al Forum Pa 2023 si parla di risorse umane, competenze e prospettive di carriera

Pubblicato:17-05-2023 15:05
Ultimo aggiornamento:17-05-2023 15:27
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ROMA – Risorse umane, competenze e prospettive di carriera: questi i temi al centro della Tavola Rotonda ‘Giovani e futuro’ proposta da INPS all’interno del Forum Pa 2023, al Palazzo dei Congressi di Roma. “Per anni la pubblica amministrazione è stata vista come un contesto che non aggiunge valore, anzi è stata un capro espiatorio”, ha detto Antonio Pone, direttore centrale Entrate di INPS. “Questo- ha aggiunto- porta i giovani a pensare di valorizzarsi altrove, perché è importante avere la consapevolezza che con il proprio lavoro si contribuisca al bene comune”.


Per molti, poi, ha fatto notare il presidente di Aran, Antonio Taddeo, “il posto pubblico è quello della scrivania polverosa e tecnologicamente non avanzata, dove si guadagna meno rispetto al privato”. Per fornire una versione alternativa a questa immagine, gli esperti hanno citato dati internazionali in base ai quali, rispetto agli anni ’80, il differenziale retributivo fra giovani che entrano in aziende e dipendenti senior, in tutti i paesi del mondo, sta aumentando.
Nella pubblica amministrazione, invece, ha dichiarato Antonio Pone, “già nel salario di ingresso la retribuzione offerta è più interessante rispetto a quella che si può ottenere nel privato, dove ci sono aziende mature in cui gli spazi di carriera sono ridotti e l’età media sta aumentando. Le prospettive più interessanti sono invece in aziende in una fase iniziale del ciclo di vita ma che scontano rischi e incertezze”.
Il pubblico inoltre, secondo Pone, viene incontro a una serie di esigenze molto diffuse tra i giovani, legate “alla necessità di conciliazione vita-lavoro, allo smart working e al welfare aziendale“. Rispetto al problema del quindicennale blocco del turn over nella Pubblica amministrazione, “potrebbe rappresentare una opportunità per i giovani perché nel giro di pochi anni potrebbero liberarsi spazi ora occupati dai senior”, ha concluso Pone.

Nel corso della Tavola rotonda molto spazio è stato dato al tema delle competenze, che “non sono più solo giuridiche generaliste ma anche digitali, perché vanno accompagnate alla capacità di comprendere lo sviluppo delle tecnologie”, ha dichiarato Giuseppe Conte, direttore generale delle risorse umane di INPS.



Per ampliare le competenze del personale, ha proseguito Conte, “l‘Inps ha finanziato quasi 500 master negli ultimi 2 anni e inoltre noi chiediamo alla nostra dirigenza di ruotare molto, proprio per far sì che il bagaglio delle competenze di tutti si accresca. La formazione- ha detto ancora- non è un costo, ma un investimento e ne va verificato il ritorno con un’attenzione sempre maggiore alla verifica che quel percorso di formazione abbia effettivamente accresciuto il capitale di competenze dell’azienda”.
Tutto ciò ha lo scopo di “ripartire dalle persone viste in quanto tali e non come ingranaggi di una macchina: molto c’è ancora da fare ma formazione e sviluppo delle risorse umane può essere uno dei driver dei prossimi anni”, ha concluso Conte.

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