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Omofobia, Mattarella: “Non permettere discriminazioni”. Gay Center: “Servono centri antiviolenza sul territorio”

Oggi si celebra la Giornata mondiale contro l'omotransfobia: il messaggio di Mattarella e l'appello del gay cenere per i testi di legge che la Camera deve votare a luglio

Pubblicato:17-05-2020 09:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:19

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ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana. Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale”.

Mattarella ricorda che “è compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale”.

GAY CENTER: BENE MATTARELLA, ATTENZIONE A TESTI DI LEGGE

“Il messaggio del presidente Mattarella per la Giornata mondiale contro l’omotransfobia, ricorda l’importanza per la tutela della nostra Comunità Lgbt (Lesbica, Gay Bisex e Trans) – dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center – ma siamo molto preoccupati per i testi di legge contro l’omotransfobia presentati alla Camera, che saranno votati a luglio, perchè, non danno supporti certi alle vittime, c’è il rischio che la legge diventi uno specchietto per le allodole. Le vittime devono essere rese libere di denunciare, serve che si attivino, con la legge, centri permanenti antiviolenza per Lgbt in tutte le regioni e case rifugio, non servirebbe un azione di 1 o 2 anni. Senza presidi fissi sui territori difficilmente le vittime riusciranno a denunciare”.


Continua Marrazzo: “Infatti, la situazione è allarmante come confermano i dati di Gay Help Line 800 713 713, numero verde contro l’omofobia, nell’ultimo anno, è il dato sulle violenze e gli abusi pari al 25% che registra un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Il dato durante l’emergenza Covid19 è cresciuto sino al 40% per gli adolescenti. Di questi casi meno di un adolescente su 60 pensa di denunciare. Inoltre, sono preoccupanti anche i dati della ricerca nelle scuole dove emerge che su un campione rappresentativo di oltre 1500 studenti (dati in video), oltre il 34% degli studenti pensa che l’omosessualità sia sbagliata ed il 10% pensa sia una malattia mentre il 27% degli studenti non vuole un compagno di banco gay.

Analizzando, invece, gli altri dati di Gay Help Line dell’ultimo anno, su un campione di oltre 20 mila contatti rileviamo: “Incremento del 17% dei ricatti e minacce che raggiunge il 28%, un dato allarmante, che mostra quanto ancora per le persone Lgbt dichiararsi comporti forti rischi, come la perdita del lavoro, l’allontanamento dalla famiglia di origine, l’emarginazione e per questi motivi restano vittime di ricatti e minacce. Incremento del 3% del Mobbing sul lavoro che raggiunge il 15%, un dato dovuto alle inesistenti tutele per le vittime Lgbt, in quanto le norme antidiscriminatorie sul lavoro sono di fatto inapplicabili. Questo dato ci evidenzia anche che molte coppie lesbiche e gay unite civilmente decidono di non chiedere il permesso di ferie per l’unione per non dichiararsi ai propri datori di lavoro”.

CONTE: DISCRIMINAZIONI CONTRO COSTITUZIONE, CONVERGERE SU LEGGE

“La Giornata internazionale contro l’omofobia non è una semplice ricorrenza, un’occasione celebrativa. Deve essere anche un momento di riflessione per tutti e, in particolare, per chi riveste ruoli istituzionali ad attivarsi per favorire l’inclusione e il rispetto delle persone. Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana”. Lo dice il presidente del consiglio Giuseppe Conte, con un post su facebook.

“Queste discriminazioni – aggiunge- sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale. Per questo il mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale”.

FICO: “CHI DISCRIMINA SI METTE CONTRO PRINCIPI COSTITUZIONE”

“La nostra società deve fare dei passi in avanti rispetto al contrasto all’omotransfobia. La nostra Costituzione tutela ogni orientamento sessuale, chi discrimina si mette fuori dai paletti della nostra Carta. Le scelte di amore e di orientamento sessuale non possono essere sindacate in alcun modo da nessuna persona. Va detto con forza. Dobbiamo condannare con fermezza ogni episodio di violenza e discriminazione legato all’orientamento sessuale e di genere. Chi discrimina impoverisce se stesso e la nostra società. Nella scorsa legislatura si era avviato un percorso per una legge contro l’omofobia. E’ un percorso che oggi deve essere ripreso al più presto”. Così il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico in un videomessaggio inviato a GayNews.it in occasione della Giornata mondiale contro l’omotransfobia.

BONETTI: STRADA ANCORA LUNGA, RICOSTITUITO TAVOLO ASSOCIAZIONI LGBT

“Oggi si celebra la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia: sono passati trent’anni da quando l’OMS elimino l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Un passo importante, ma la strada da percorrere per garantire pari dignità e pari diritti per ciascuna e per ciascuno è ancora lunga”. Lo dice la ministra della famiglia e delle Pari opportunita’ Elena Bonetti, in un post su facebook. “Per questo motivo ho ricostituito il Tavolo delle associazioni Lgbt+, 65 associazioni che si riuniranno al Dipartimento per le Pari opportunità il prossimo 26 maggio. Non ci sarà una vera ripartenza del nostro Paese – aggiunge Bonetti – se non ci impegneremo a rimuovere tutti gli ostacoli che oggi di fatto impediscono di garantire uguali diritti per tutti e per ciascuno di noi. È una direzione fondamentale, una sfida da vincere per assicurare il riconoscimento di una piena parità a tutti i cittadini”.

AVVOCATI DI ROMA: COMBATTIAMO L’INTOLLERANZA

Si celebra oggi la Giornata mondiale contro la omofobia e la transfobia, indetta dalla Ue nel 2004, per ricordare che il 17 maggio 1990 la Organizzazione mondiale della sanità ha eliminato la omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Da quel momento avere una relazione con una persona dello stesso sesso è considerata, secondo la definizione della Oms, una “variante naturale del comportamento umano”.

In questa ricorrenza, il comitato Pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Roma manifesta la sua solidarietà e vicinanza alle vittime di qualsivoglia comportamento discriminatorio e pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale e di identità o espressione di genere. Tutti gli esseri umani sono nati con i medesimi diritti e con pari dignità e l’impegno delle istituzioni e della realtà sociale dovrà essere quello di promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto di ogni differenza, nonché di combattere l’intolleranza e la violenza: solo in tal modo sarà data concreta attuazione al principio di uguaglianza sancito dalla Carta dei diritti fondamentali della Unione Europea e dalla nostra Costituzione. Il Cpo del Coa di Roma condanna ogni forma di discriminazione e sarà sempre al fianco di chi agisce nel rispetto dei valori su cui si fonda la nostra democrazia.

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