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“Lucia è grassa” su testo scolastico. Rizzoli replica: “Frase rimossa”

La Rete dei comitati genitori della Città Metropolitana di Bologna segnala un libro con frasi svilenti verso le donne

Pubblicato:17-02-2021 16:48
Ultimo aggiornamento:17-02-2021 16:56
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BOLOGNA – “Lucia è troppo grassa per indossare una minigonna“, “Rossella è così bella da sembrare un angelo, mentre sua sorella è talmente brutta che nessun ragazzo la degna di uno sguardo”. Le frasi dal contenuto “fortemente diseducativo poiché contengono riferimenti offensivi rivolti al genere femminile” sono apparse sul libro di testo scolastico ‘Datti una regola – Sintassi; Grammatica per la scuola secondaria di primo grado’, edito da Rizzoli Education. A sollevare il caso è la Rete dei comitati genitori delle scuole della Città Metropolitana di Bologna, che ha scritto una lettera di protesta alla Garante per l’infanzia e l’adolescenza dell’Emilia Romagna, Clede Maria Garavini e a Daniele Novara, direttore del centro psicopedagogico educazione e gestione dei conflitti, oltre ad aver informato la casa editrice. Le frasi presenti sul testo, e quindi anche usate come esercizi per i ragazzi a scuola, “rappresentano alcuni esempi dei molteplici messaggi svilenti rivolti al genere femminile che purtroppo quotidianamente invadono i tanti e diversi canali di interazione e comunicazione esistenti”, denunciano i genitori.

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Questi messaggi “non solo offendono, ma rafforzano, tanto nelle ragazze quanto nei ragazzi, gli stereotipi femminili in base ai quali le giovani donne debbono conformarsi nell’aspetto fisico e nei modi di agire ad un ideale precostituito, con la conseguenza che coloro che non vi si adeguano siano escluse dall’attenzione dei coetanei come è ben esemplificato nella seconda delle frasi segnalate”. Continuando a leggere il testo poi emerge un’altra frase infelice che, seppur in forma meno esplicita “rafforza l’idea di subalternità della donna rispetto all’uomo“. A pagina 245 l’esercizio recita: “Franca ama Luigi anzi lo adora benché spesso la trascuri e la faccia soffrire”.


L’obiettivo della Rete dei genitori è far rimuovere le frasi dal testo scolastico ma, stando a quanto replicato dalla stessa casa editrice, pare che le affermazioni siano già sparite. “Gli esempi da voi segnalati sono già stati sostituiti”, scrive Paola Magrì, responsabile editoriale scuola secondaria di Rizzoli Education, allegando le pagine della nuova edizione del testo che sostituisce quella del 2014 alla quale si riferiscono i genitori. “Ci preme sottolineare che l‘edizione del testo cui fate riferimento nella vostra comunicazione è stata seguita da due edizioni, l’ultima delle quali ‘A rigor di logica’ pubblicata nel 2019, nella quale, oltre a operare un profondo arricchimento e rinnovamento della didattica, proprio sul presupposto di prestare estrema attenzione al tema delle pari opportunità, della parità tra generi e del contrasto agi stereotipi, sono stati anche modificati e rivisti alcuni esercizi“, replica Magrì. Tempestiva anche la risposta dell’Autorità Garante Nazionale che, a seguito della segnalazione dei genitori, spiega di essere già in contatto con la società editrice Rizzoli per chiarimenti.

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