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Occhiuto: in Calabria 450 mln euro per la difesa del suolo

La Regione ha incontrato i sindaci per illustrare nuova legge di riordino della Protezione civile

Pubblicato:16-12-2022 16:53
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 16:53
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REGGIO CALABRIA – “Dobbiamo spendere le risorse che abbiamo, soprattutto deve farlo la Regione e su questo i sindaci hanno ragione. Appena insediato ho verificato che c’erano 450 milioni di euro in risorse da impegnare per la difesa del suolo, con un avanzamento della spesa molto lenta. Abbiamo raddoppiato la progressione di spesa, ma non basta”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, oggi alla Cittadella regionale, a Catanzaro, nel corso di un incontro con i sindaci calabresi convocati per un confronto sul tema del dissesto idrogeologico e per la presentazione del disegno di legge regionale sul riordino del sistema di Protezione civile, approvato dalla giunta e fermo dal 1997.

LEGGE REGIONALE FERMA DA 25 ANNI

La legislazione regionale attuale rifletteva una organizzazione di 25 anni fa e non era più coerente con l’attuale assetto risultante dalle norme sia di carattere nazionale che regionale, considerati i nuovi ruoli delle Province, le Comunità montane ed altri enti. La nuova legge calabrese, quindi, disciplinerà il sistema regionale della Protezione civile secondo il principio di sussidiarietà, in cui il ruolo fondamentale è quello del sindaco, in qualità di prima autorità di protezione civile a livello territoriale. Lo scopo è quello di creare una struttura in grado di supportare il sindaco nelle diverse fasi, sia di prevenzione che di intervento in emergenza. Il sindaco apre il Coc e coordina le prime attività di soccorso e di censimento dei fabbisogni per garantire la pubblica e privata incolumità.

TRE NUOVE TIPOLOGIE DI INTERVENTO

Le emergenze sono state classificate in tre tipologie. Emergenza A: evento che può essere fronteggiato con le strutture a disposizione del sindaco; emergenza B: se l’evento non è fronteggiabile a livello comunale, il sindaco comunica con la Prefettura, la Città metropolitana e la Regione, che intervengono con provvedimenti ordinari; emergenza C: evento che per intensità ed estensione deve essere fronteggiato con mezzi e poteri straordinari. Viene chiesta la dichiarazione dello stato di emergenza dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. La proposta di legge istituisce lo stato di emergenza di livello regionale e il fondo di protezione civile, garantendo il concorso alle spese necessarie all’assistenza alla popolazione e al ripristino dei servizi essenziali in emergenza di tipo B.


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