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Alla Sapienza apre uno sportello Lgbt+ e femminista: “Sarà rivolto anche ai non studenti”

'Sportello deGENERE' nasce da un'idea del collettivo Lgbtqia+ 'Prisma'. Previsti incontri di ascolto psicologico ed eventuale reindirizzamento ad altre strutture

Pubblicato:16-11-2021 16:46
Ultimo aggiornamento:16-11-2021 16:46

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ROMA – Uno spazio di ascolto e sostegno per tutte le necessità delle comunità LGBTQIA+ e transfemminista dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Da un’idea del collettivo LGBTQIA+ ‘Prisma’, è appena nato lo ‘Sportello deGENERE‘ nello spazio autogestito ‘De Lollis Underground’, all’interno dello studentato di via Cesare De Lollis.


“Uno sportello autogestito dagli studenti, destinato agli studenti e non solo – commenta Thomas del collettivo ‘Prisma’ – chiunque ne abbia l’esigenza può venire allo sportello, fare degli incontri di ascolto psicologico ed essere poi eventualmente reindirizzato ad altre strutture”. “Abbiamo creato una rete cittadina di reindirizzamento verso altri servizi di supporto psicologico – commenta Fede del collettivo ‘Prisma’ – come per esempio il servizio di consulenza ‘6 come sei’ della Sapienza, l’associazione ‘Libellula’ ed altre associazioni di sostegno psicologico”.


Ma da dove nasce l’esigenza di uno spazio d’ascolto come questo? “Basta vedere cosa succede al di fuori di questo sportello per comprendere la situazione che viviamo come soggettività LGBTQIA+ e donne – risponde Thomas – Siamo in un Paese che non smette di ricordarci quanto il fascismo, il cattolicesimo e il bigottismo ci opprimono e pervadono ogni pezzo della nostra cultura. Dalle discussioni delle ultime settimane che hanno portato all’affossamento del ddl Zan, alle continue violenze che viviamo sui nostri corpi, giorno dopo giorno, anche in università”.

L’attivista prosegue: “Non esiste una rete antiviolenza degna di questo nome a Roma, i consultori sono completamente definanziati e svuotati del loro senso politico e il supporto psicologico risulta quasi inesistente. Il percorso che una persona trans è costretta ad avviare per la propria affermazione di genere ed autodeterminazione è ancora violento, transfobico e costoso. Lo stesso si riflette alla ‘Sapienza’, dove – ricorda Thomas – per accedere alla carriera alias, viene ancora richiesto il possesso di una diagnosi di disforia di genere. Insomma, i problemi e le violenze sono tante, le soluzioni che ci vengono proposte inesistenti. Lo ‘Sportello deGENERE’ si propone come soluzione”.

Lo sportello è aperto il martedì e il mercoledì dalle 15 alle 17, per informazioni si può contattare il numero 3272076501, o scrivere a sportellodegenere@gmail.com.

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