ROMA – La manovra sarà complessivamente di 20 miliardi. É quanto dice il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ai leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. poco prima del Consiglio dei Ministri che la varerà: la seduta è fissata per mezzogiorno.
Le pensioni non sono nelle priorità nella manovra, che il governo si appresta ad approvare. Lo ha riferito il ministro Poletti, secondo quanto riferiscono fonti sindacali. Il ministro avrebbe anche fatto notare ai sindacati che le loro richieste “non sono compatibili con le risorse” e che solo alcune finiranno in manovra, tra cui l’allargamento dell’Ape (Anticipio pensionistico) sociale.
Sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, invece, il governo “non ha maturato ancora nessuna decisione”.
La decontribuzione per l’assunzione dei giovani sarà “strutturale, del 50% degli oneri previdenziale per tre anni” e “solo per il primo anno la soglia sarà alzata a 35 anni“. É quanto prevede la manovra, secondo quanto riferito da Poletti ai leader sindacali. Al sud il meccanismo prevede una decontribuzione al 100%. Poletti ha poi confermato che il sistema dell’apprendistato in forma duale avrà una dotazione di 85 milioni di euro.
di Marta Tartarini, giornalista professionista
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