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La Regione Lazio approva la riforma dei servizi sociali VIDEO

ROMA  - Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge di riordino dei servizi sociali che recepisce la

Pubblicato:16-07-2016 11:17
Ultimo aggiornamento:16-07-2016 11:17

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ROMA  – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge di riordino dei servizi sociali che recepisce la legge nazionale 328/2000. Arrivano più tutele: “Con questa legge riorganizziamo l’intera rete dei servizi sociali regionali rendendoli più efficienti ed efficaci sotto il profilo della gestione, della programmazione e della spesa”, ha  spiegato il presidente della Regione Nicola Zingaretti.


ZINGARETTI: DOPO 16 ANNI RIFORMA STORICA, ORA LAZIO PIU’ GIUSTO

“Il Lazio era una delle pochissime Regioni italiane a non aver mai recepito la legge 328 del 2000 sui servizi sociali. Ora questa legge è stata approvata dal nostro Consiglio regionale, e così da oggi il Lazio è una regione più giusta. Si tratta di una riforma storica, che rimette al centro il tema dei diritti e dell’universalità del welfare, un valore non negoziabile”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Con questa legge riorganizziamo l’intera rete dei servizi sociali regionali rendendoli più efficienti ed efficaci sotto il profilo della gestione, della programmazione e della spesa- spiega Zingaretti-, con una maggiore attenzione ai bisogni delle persone più deboli sia dal punto di vista sociale che sanitario. Il sistema regionale del welfare riformato garantirà infatti un raccordo più forte fra gli interventi sociali e quelli sanitari a livello di programmazione, organizzazione, erogazione e finanziamento”.

Finora, dice ancora Zingaretti, “si era avuto un sostanziale scollamento tra sistema sociale e sanitario, con una cattiva qualità degli interventi e un conseguente spreco di risorse. Questa riforma porterà a una pianificazione strutturata, ragionata e partecipata delle scelte di politica sociale. Tre anni fa, nei primi cento giorni di questa Giunta, abbiamo avviato un enorme percorso di ascolto e di scrittura partecipata di questa riforma, coinvolgendo tantissimi sindaci, amministratori, dirigenti e funzionari del servizio sociale territoriale, tutte le associazioni di categoria degli operatori, i sindacati, le associazioni, la cooperazione, i cittadini”. “Ne è nata una proposta affidata dalla Giunta al Consiglio ed implementata in VII Commissione, dopo un grande numero di audizioni e di sedute, in un clima di collaborazione, per il quale desidero ringraziare i consiglieri regionali, e si è arrivati all’approvazione condivisa di molti importanti emendamenti migliorativi del testo di partenza. E’ grazie a questa partecipazione così ampia, sia della società civile, sia dei diversi schieramenti presenti in Consiglio, che questa è la riforma attesa e richiesta da tanti”, conclude il presidente della regione.


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