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Idomeni, un operatore Caritas racconta: “Aerei per terrorizzare profughi”

Al confine tra Grecia e Macedonia sono accampate almeno 11mila persone in attesa che riapra la frontiera

Pubblicato:16-04-2016 15:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:34

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idomeniROMA – Aerei militari ed elicotteri che sorvolano a bassa quota l’accampamento dei profughi di Idomeni, camionette militari ovunque, bambini siriani fuggiti dalla guerra che urlano di terrore perche’ pensano sia l’esercito di Assad: tutto questo sta accadendo in queste ore nel campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, dove sono accampate almeno 11mila persone in attesa che riapra la frontiera.

Nei giorni scorsi le forze dell’ordine macedoni hanno lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma perfino sui bambini, mentre i profughi cercavano un varco tra il filo spinato. “Quando hanno sentito passare i caccia militari donne e uomini tremavano di paura, scappavano qua e la’ urlando ‘Bashar… Bashar…’ perche’ temevano di veder cadere le bombe come in Siria“, racconta alla stampa cattolica da Idomeni Daniele Albanese, della Caritas di Biella, che e’ anche curatore della pagina Facebook ‘Io accolgo’, una iniziativa di fact checking che individua notizie false sui temi dell’immigrazione. Daniele ha anche messo on line il video con le urla dei profughi. “I bambini terrorizzati si facevano la pipi’ addosso- prosegue – Un ragazzo siriano ha visto che anche noi eravamo impauriti e ci ha invitati nella sua tenda. I politologi dicono che e’ una prova di forza verso la Macedonia. Gli strateghi invece pensano che sia una mossa per spaventare i profughi. A me sembra terrorismo psicologico“.


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