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Smascherata la truffa dello skipass: 57 volte a sciare in Valle d’Aosta pagando come un bimbo

Con finte identità, ha ottenuto per anni sconti sugli skipass per sciare a La Thuile e a Breuil-Cervinia, in Valle d'Aosta. Scoperto dalla polizia e dalle due società degli impianti, è finito a processo per truffa aggravata

Pubblicato:16-01-2024 17:31
Ultimo aggiornamento:16-01-2024 17:31

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LA THUILE (AOSTA) – Usava identità di fantasia, con le quali chiedeva l’emissione di skipass -per sé o per gli amici- a tariffe scontate per bambini o ragazzi. Il sistema era ormai collaudato e usato da oltre tre stagioni, ma l’uomo, residente in Valle d’Aosta, è stato “pizzicato” dalla polizia sulle piste. Ha sciato in totale 57 volte a tariffe scontate alle quali non aveva diritto. Lo ha fatto 11 volte a La Thuile e ben 46 volte a Breuil-Cervinia. L’uomo è finito a processo ad Aosta, con il tribunale che ne ha accordato la messa alla prova: entro maggio, sarà deciso l’importo del risarcimento alle due società degli impianti di risalita e il calendario dei servizi sociali che dovrà seguire.

“È UNA TRUFFA A TUTTI GLI EFFETTI, SE NE PAGANO LE CONSEGUENZE PENALI”

La vicenda è riassunta in una lunga nota dalle Funivie del Piccolo San Bernardo Spa, azienda che gestisce piste e impianti di La Thuile. “Forse qualcuno prende alla leggera questo tipo di comportamento, ma i controlli a campione da parte dai nostri addetti incaricati sono fatti regolarmente, e in caso di irregolarità può scattare la denuncia penale” dice Corrado Giordano, direttore generale delle Funivie. Giordano ricorda che “acquistare uno skipass fornendo dati falsi per ottenerne un vantaggio economico è una truffa a tutti gli effetti e come tale se ne pagano poi tutte le conseguenze penali del caso”.
L’uomo è stato individuato durante un controllo di routine, nella scorsa stagione invernale, dalla polizia in servizio nel comprensorio di La Thuile. Un gruppo di sciatori maggiorenni stava utilizzando alcuni skipass riservati agli utenti under 8 non accompagnati. I biglietti sono stati sequestrati e i trasgressori hanno preso subito una multa. Un episodio simile si è ripetuto qualche tempo dopo a Breuil-Cervinia. “L’utilizzatore si è rivelato essere tra coloro che erano già stati multati a La Thuile” e per questo le due società di gestione “hanno proceduto d’intesa a svolgere un approfondimento”.

IL TRIBUNALE ACCETTA LA MESSA ALLA PROVA. ENTRO MAGGIO SI CONOSCERÀ LA PENA

I controlli hanno portato a determinare che l’uomo aveva a disposizione nove “key card”, tutte “intestate a soggetti di fantasia”, tramite cui aveva acquistato online e alle casse automatiche decine di skipass a tariffe ridotte, indicando date di nascita in funzione dello sconto che voleva ottenere, per poi utilizzarli personalmente o consegnarli ad altri utenti. Così, le due società hanno fatto denuncia alla procura di Aosta; in tribunale, l’uomo deve rispondere di truffa aggravata e di sostituzione di persona aggravata. La prima udienza si è tenuta nei giorni scorsi: l’imputato ha chiesto il rito alternativo della sospensione del procedimento con messa alla prova; risarcirà le due società “per i danni economici e di immagine patiti”.


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